|
|||||||||
Il nostro primo giro da "mototuristi" risale a ventanni fa e la meta fu la Toscana : per festeggiare questa nostra prima tappa di vita a due ruote, abbiamo scelto di condividere con altri motociclisti una data analoga da festeggiare , ovvero il ventennio di "Motogiro.com" (Tango or Velocette ?) di cui avevamo conosciuto alcuni partecipanti lo scorso anno a Norcia, in occasione della "nostra" Valnerina.
L'appuntamento è a Melegnano per le 17.30 di venerdì 27 Aprile 2007 per la prima meta ovvero la serata "Bullie Wullie" a Parma al Circolo Castellazzo : constatiamo con piacere come l'orario di ritrovo, nonostante il traffico della tangenziale, sia stato rispettato da tutti.
Dopo un rapido percorso autostradale (chiaramente trafficatissimo) , attraversiamo una Parma super-affollata vivendo per la prima volta l'ebbrezza del "metodo belga" (un vero orologio svizzero...), per giungere a Pilastro , all'Hotel "I Tigli" dove ci aspettano i "motogirini" emiliani.
Constatiamo come siano rappresentati tutti i marchi delle due ruote e tutte le tipologie delle stesse a dimostrazione che ogni cavaliere sceglie la cavalcatura che più gli si addice: scambiamo le presentazioni ed è bello constatare che ci sono anche brillanti guide al femminile.
Per la cena ci si porta rapidamente al Circolo Castellazzo dove ci brillano gli occhi per la visione di una moto simile ad un fuoristrada, mai vista prima, ovvero l'esclusiva Ducati Hypermotard portata per l'occasione da Federico M. responsabile della casa emiliana (sembra sia arrivata da un altro pianeta,e forse lo è !).
La stanchezza ci coglie così prima di mezzanotte ed approfittiamo di un passaggio per l'hotel da parte degli amici lussemburghesi (viva i navigatori !) testè conosciuti, passando tra una Ducati e l'altra.
Il titolo di questo Motogiro è "Velocette or Tango ?" ed in effetti le due squadre in cui ci si dividerà a partire dalla mattinata di sabato 28 aprile 2007 ben si caleranno in queste due categorie motociclanti.
Il tour in effetti è differenziato negli itinerari e nelle medie che si terranno : il gruppo "A" sarà ben più che "Velocette" , mentre il gruppo "B" "Tangheggiera'" in perfetto stile mototuristico con qualche fugace digressione velocistica.
La cosa bella è che si può scegliere di aderire ad uno o l'altro gruppo come si vuole, in base a come ci si sente o a come ci attizzi l'itinerario : noi sposeremo sempre il gruppo "B" anche perchè i numeri saranno di molto ridotti (al massimo 10-12 moto...).
In realtà i destini del Gruppo B partono subito con il piede giusto (?): dopo Canossa il tour leader sbaglia un bivio perdendo così la meta del passo Radici allungando notevolmente il cammino sul non previsto passo del Cerreto, (come il gruppo "A" con cui condividono la strada in tempi diversi) , per proseguire su tortuose (e sporche di brecciolino...) strade in Garfagnana.
Sicuramente rispetto al road-book originario la strada diventa molto più interessante anche se più dispersiva e gli orari previsti si dilatano.
Ci attende la pausa pranzo a Barga (ormai abbiamo superato le 13.30,ma il gruppo "A" arrivera' ben oltre tale orario,meno male che erano i più veloci !!!) anche se abbiamo qualche difficoltà a trovare il posto del desco per alcune variazioni rispetto al programma originario.
Un veloce caffè per risalire in sella: la temperatura è più che estiva e mentalmente passo il tempo a pentirmi di aver lasciato a casa il completo estivo !
Affrontiamo la Valle dell’Era e la sua discesa vertiginosa finché il bivio di fondovalle ci porta nel calare della sera verso Volterra dove sosteremo grazie alla disponibilità di una vigilessa che accetta il nostro parcheggio selvaggio.
Impressionante il numero di turisti che vi pascola !
Si ridiscende la Toscana attraverso Pontedera per Saline e da lì verso i soffioni di Larderello (imponenti, veramente imponenti le strutture legate a questa zona !) , quindi passiamo la zona mineraria di Monterotondo verso il raccordo di Massa Marittima.
Proseguiamo con rapidita' (il tramonto incombe gia') verso Roccatederighi nella piana di Montemassi dove ci attende quell'incredibile struttura in cui soggiorneremo per i giorni successivi e che va sotto il nome de "Le Versegge" .
Tommy G. e tutto lo staff ci accolgono sorridendo e a braccia aperte.
Alle 21.30 si va a cena nel mitico ristorante del Re Sugo dove Fulvio T. ci allieterà con il "Processo alla tappa" fino a portarci a lacrimare dalle risate. Al gruppo si sono aggiunte le stupende signore inglesi (BSA-Norton) dei cinque cavalieri romani che dopo aver attraversato la Tuscia con sicurezza condividevano con noi le facezie e l'ilarità della serata.
La mattina dopo, domenica 29 Aprile, si comprende subito che il testosterone è a mille per quanto concerne il gruppo "A" che parte subito lasciando il gruppo "B" ridotto nei numeri a non più di una dozzina di moto.
Il giro del Gruppo "A" prevede la visita all'Abbazia di San Galgano e la sua mitica spada nella roccia, mentre i partecipanti del gruppo "B" faranno i turisti a Massa Marittima visitando la Torre dei Cavalieri (gradini strettissimi !) ; l'itinerario successivo che sarà comune ai due gruppi (anche se in tempi diversi) farà salire agli onori della cronaca il gruppo A il quale provenendo dall’inferno verde della SS 73 di Roccastrada e Torniella perde nel giro di un’ora ben tre moto !
La Norton Commando 750 dello stoico Massimo M. viene divorata da fiamme altissime dopo una caduta innocua del pilota, e subito dopo in discesa verso Suvereto le due BMW GS di Tommy e di un suo amico si eliminano tra di loro in una scivolata su fondo viscido, ma ahimè, la peggio ce l’ha Tommy che si frattura una gamba!
La perfetta organizzazione del mastro di strada, lo Zar Boris, consente di gestire al meglio la situazione ed il gruppo "B" in attesa a Sassetta e Bolgheri ottimizzando i tempi, anche se l'imprevisto farà cancellare la visita delle cantine di Sassicaia (ma una degustazione in apposita enoteca di Bolgheri allietera' i nostri sopravvissuti) .
L'appuntamento per riunire i gruppi a quel punto diventa quello del punto pranzo alla Casa Rossa di San Vincenzo da Johnny.
Nel frattempo Tommy è all’ospedale di Piombino per gli accertamenti assistito da Fulvio T. e Flippo G., tutti eccezionali nel prodigarsi per soccorrere l'infortunato.
Anche Max M. viene assistito da Vittorio C.G. e dagli altri romani, recuperando in fretta la sua tipica flemma, come nulla fosse successo.
Dopo pranzo, Johnny M., grande pilota di enduro che ci ha accolto e rifocillato magnificamente, ci saluta, ed una parte del gruppo sale su da Baratti verso il Castello di Populonia dove ci concediamo una breve visita della fortezza sull'incredibile terrazza che domina sul Tirreno settentrionale.
I gruppi si sfaldano un po' nel pomeriggio anche per togliersi addosso un po' della tensione mattutina : qualcuno andrà al mare, qualcuno a seguire le vicine gare di enduro, qualcuno come noi affronterà la strada per Follonica e Castiglion della Pescaia allungando il rientro alle Versegge il più possibile.
Con ancora le folli risate in testa per la stupenda serata dove si è vissuto un "Processo di tappa" degno del miglior cabaret, lunedì 30 aprile, il gruppo A e B partono insieme affrontando la SS73 fino a Roccastrada tornando giu’ dalla tirata di Montemassi.
Chi ci guida è il sidecar Ural di Guido F.S. guidato dallo Zar Boris ed è uno spettacolo stargli dietro per ammirare lo stile con cui vengono affrontate curve da incubo : tutti tendono a sorpassarli, ma per noi è fare un peccato di "lesa maestà", al che ci asteniamo nel rubargli strada.
Ci coglie la pioggia nel tragitto verso Castiglione della Pescaia e pur controvoglia ci bardiamo con le antipioggia, in realtà per soli 12 km. all'arrivo, ma forse è stata una scusa per ricompattare i gruppi (l'esperienza non è acquetta...).
In cima al forte di Castiglione della Pescaia godiamo della vista sulla pineta che finisce nel Parco dell’Uccellina e sullo sfondo tra basse nubi si scorge l’Argentario. Si rientra dalla strada che va verso Punta Ala, passando la pineta di Roccamare e a Pian d’Alma si svolta per la divertente salita verso Tirli.
Si passa dalla Serra degli Impiccati (un nome da brivido) per rientrare alla Versegge da Gavorrano : alla nostra base ci attende una mega-motogrigliata innaffiata da ottimi vini toscani.
L'abbuffata è notevole e ci abbiocchiamo di brutto : complice un brutto temporale, per noi risalire in sella vorrebbe dire andare incontro a sorprese non piacevoli (la tavola mal si concilia con la sella) , al che si opta strategicamente per una mega pennichella pomeridiana, sfruttando così al massimo tutti i comfort che la struttura delle Versegge ci offre, non ultimo la piscina.
Il resto della truppa invece continua verso Scansano , dopo una breve ricognizione a Pancole nel regno della produzione vinicola dei Biondi Santi ovvero il castello di Montepo’.
Non paghi della grigliata sono i salumi di cinghiale e tanti assaggi di Morellino di Scansano,oltre a vini nuovi pregiati, che tentano di stroncare i nostri che , rispetto a noi pensionati, hanno il fisico per sopportare tutto ciò !
Il gruppo prosegue sulle piste dell’Amiata, passata la piana di Saturnia percorsa dai torrenti termali ma brulicante di poveri pellegrini dello zolfo seminudi, compiendo il grande giro di Arcidosso e Cinigiano fino alle mura di Paganico, per giungere infine , sul tardi della sera,ancora una volta alle Versegge
Qui "La notte degli Oscar" renderà la serata indimenticabile : anche il mio "pillion" vincerà una "statuetta" (chiave inglese del 10) come esordiente ! Ancora un grazie di cuore a Fulvio T. per la sua capacità oratoria nonchè a Claudio A, per il suo indimenticabile show in occasione della premiazione come "biker protagonista" !
L'energia della serata vorrebbe far sì che questo Motogiro non finisse mai, ma per noi il ritorno potrebbe diventare difficile stante i vacanzieri che sicuramente affolleranno le strade.
Prudentemente (avremo ragione del resto), dopo una veloce colazione ed i saluti di rito con i pochi mattinieri presenti,martedì 1° maggio, abbandoniamo il gruppo dei Motogirini (loro passeranno dalla Futa), ci butteremo a capofitto su Aurelia/A12 per passare velocamente la Toscana e attraversare la Liguria prima dell'orda delle sardomobili.
Si uscirà ad Ovada per un favoloso pranzo alla "Volpina" ed un godurioso e "very slow" rientro a casa per le strade a noi note della statale del Turchino.
Che dire? E' stata la nostra prima esperienza come "Motogirini" (bellissime le magliette, molto ben fatte ed originali!), e ringraziare Boris, Fabio , Fulvio, Tommy e tutta l'allegra brigata è,chiaramente, troppo poco.
Ci auguriamo di essere stati, anche se immodestamente, all'altezza, consci che ventanni di Motogiri sono difficili da comprendere per dei pivellini come noi, relativamente ad esperienze di gruppi così numerosi, ma veramente ben affiatati.
|
||