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Era da tempo che avevamo perso un po' i contatti con gli amici di Motorizzonti e quindi abbiamo accettato di buon grado l'invito dell'amico Valter di percorrere insieme,la zona dell'entroterra ligure in quel percorso noto come "La via del sale".
Punto di ritrovo-pernottamento l'incantevole Villa Giada Holiday Club che ci ha accolto molto gradevolmente in quel di Imperia anche se la pioggerelllina ci ha disturbati nel percorso piemontese (Garessio-Bagnasco).
Il punto di ritrovo e' per venerdì sera 13 aprile 2007 e ci attende un lungo week-end di infinite curve, panorami mozzafiato,visione di stupende immagini di viaggi ad ogni latitudine,gente simpatica tutt'intorno,degustazioni di olii,vini,e la scoperta della cucina del territorio, graditi omaggi, etc.
Giunti nel comprensorio di Villa Giada sulle colline sovrastanti Imperia, ci accoglie Sara che ci illustra brevemente la splendida esperienza dell'Australia 2006: pregustiamo così la voglia di assaporare i racconti di tanti altri mototuristi come noi che passano dal ghiaccio al deserto con la voglia di scoprire il mondo.
Prima di cena nella sala conferenze stringeremo la mano di tanti amici che da un po' non vedevamo e scopriremo nuove compagnie di tutte le eta' : bello vivere l'entusiasmo di chi e' in sella da poco ma ha gia' vissuto le dune della Tunisia, per noi c'è da imparare da tutti.
Scopriamo un Fabrizio G. neo-papa' e la cosa ci rallegra : il piccolo endurista in erba e' stato adottato da tutti.....
A cena si inizia a degustare la cucina ligure e delle troffie al pesto seguite da uno splendido "cuniggiu" (coniglio) ci fanno da "entree'" ad una tre giorni di full-immersion nella splendida cucina della zona.
La mattina del sabato 14 aprile ,si inizia il percorso previsto nei roadbook (roadbook_2) consegnatici a cena (come sempre l'organizzazione è perfetta...).
Un veloce trasferimento autostradale ci porta verso Oneglia (Villa Giada è nella zona di Porto Maurizio),dopo di che si affronta la stupenda strada che da Villanova Albenga attraversando Martinetto, Zuccarello, Erli e Le Volte ci portera' alla prima sosta panoramica , ovvero il Colle S.Bernardo.
L'aria e' diventata frizzante anche se siamo solo a poco meno dei 1000 mt., ma la pioggerellina ed il vento del giorno prima ha ripulito il cielo : lo spazio per qualche foto e si risale sulla sella.
Arriveremo a Garessio per poi risalire dalla SS 28 verso Ormea e Ponte di Nava: strada larga, scorrevole che porta ad alzare la media, dove le grosse cilindrate danno il meglio di sè anche se "manici" come il buon Giulio con il suo Suzukino 400 fanno capire che la classe non è acqua...
Ci sara' da aspettare un momento prima di scollinare su Viozene e Upega dato che un cartello fasullo ci da' il Passo come "chiuso" : il nostro "rover" Dario velocemente sale con il suo KTM ed al ritorno ci da' l'ok....si puo' passare !
Una veloce discesa verso Mònesi per raggiungere il posto del pranzo, anzi il sito dove scopriremo una peculiarità di questo comprensorio stupendo ed unico in tutta Europa.
Ci riferiamo alla cosidetta CUCINA BIANCA : è questa una singolare cucina etnica che si è sviluppata nelle zone delle Alpi Marittime in relazione alla transumanza ovvero agli spostamenti dei pastori.
BIANCA perchè basata prevalentemente di farinacei,latticini,formaggi,ortaggi come le patate,i porri,l'aglio,le rape: una cucina povera come gran parte della tradizione italiana ma dai sapori di una terra generosa della volontà degli uomini di superare le fatiche degli elementi mantenendo nel tempo la forza dei cibi.
Sappiamo tutti che l'olio ligure è rinomato e la vicinanza a queste zone delle Valli Imperiesi lo rendeva disponibile : eppure per i pastori tale condimento era considerato un bene prezioso come un farmaco !
E' nel ridente borgo di Mendatica che ci fermeremo per assaggiare gli "streppa e caccia là" un tipico piatto delle Malghe liguri.
Pasta strappata a mano in pezzi (streppa), prima di essere buttati direttamente nell'acqua bollente (caccia là) con come unico condimento le rape, le patate ed il "brusso" (formaggio acido) (scarica il dettaglio).
E' evidente che un piatto simile nasca sull'appennino ligure,in quelle lunghe permanenze dei pastori in quelle zone rudi senza il comfort di una dimora familiare : in fondo noi mototuristi siamo un po' girovaghi ed amiamo un po' di rudezza nel nostro vagabondare.
La sgroppata del mattino è stata solo l'assaggio : dopo una breve pennichella si risale in sella intorno alle 15.00 per affrontare le tortuosissime strade della discesa, rese più difficili da un "brecciolino" che,se faceva andare in sollucchero gli enduristi, rendeva noi stradisti puri un pochino apprensivi...
E' la Valle dell'Arroscia quella che percorriamo e dopo Pieve di Teco svoltiamo a destra sulle strade tortuose del Rallye di Sanremo ; passiamo Canova, Rezzo per giungere ai 1167 mt. di Colle di Oggia.
Scendiamo per Chiusavecchia, Pantasina, Vasia per fare infine tappa in quella "perla" che e' Dolcedo dove ci addentriamo a scoprire i cinque ponti e la Chiesa di San Tommaso.
Stanchi ma appagati si torna a Villa Giada per una doccia ristoratrice ed una serata ricca di avvenimenti.
Avremo difatti modo di vedere le bellissime diapositive dei viaggi del 2006: Marocco, Tunisia, Turchia, Australia, ma è indubbiamente l'Iran che ci lascerà di stucco, un Paese incredibile con dei contenuti storici unici !
Diventa difficile tenere gli occhi aperti pur con tante immagini ancora sulle rètine, la stanchezza avanza (è ormai mezzanotte) ed il limoncello gentilmente offertoci dal buon Dario (instancabile quest'uomo) fa il resto per spedirci nelle braccia di Morfeo.
Il giorno dopo domenica 15 aprile 2007, dopo una stupenda colazione, si riparte a bordo delle nostre amate motociclette per attraversare le vallate e colline dell'Imperiese percorrendo questa volta le "Strade dell'Olio".
Al gruppetto del sabato si aggiungono altre moto ed equipaggi che hanno trascorso con noi il sabato sera (i racconti di viaggi fanno gola a tutti per pregustare le mete dell'estate 2007...); si parte verso Caramagna Ligure alla volta di Vasia sulla SP 40 con una media più "domenicale" ovvero tranquilli tranquilli.
Dopo Lucinasco la strada diventa strettissima,sporca (brecciolino) e con dei bei dirupi, ma siamo o non siamo mototuristi esperti ? Ci si ferma in alto per godere un panorama da favola presso una chiesetta con un capolavoro di crocefisso in ferro battuto.
La strada prosegue ad attraversare borghi arroccati in posizioni incredibili ed il cielo terso fa da sfondo creando un accostamento di verde ed azzurro da sogno ! Ma oggi, oltre ad un sano mototurismo, ci attendono sorprese di non poco conto: ci fermeremo a Gazzelli (Chiusanico) per visitare un frantoio di olio EXTRAVERGINE (fondamentale la distinzione) ed a fianco l'azienda vinicola che produce ottimi vini bianchi !
La visita e' molto piacevole anche perchè le temperature si sono fatte estive: chi ci illustra le procedure sul COME si realizza un buon olio extravergine è sicuramente competente ma ciò che apprezziamo è la concretezza dell'esposizione e la difesa delle peculiarità del territorio !
Questo è ciò che più ci da' soddisfazione,ovvero unire la passione per le due ruote con la cultura del territorio, la conoscenza dei valori aggiunti che circondano le strade che percorriamo.
E' con questo spirito che affrontiamo la degustazione degli olii extravergine del posto, nonchè di uno splendido Pigato e di un Vermentino niente male de "La Rocca di San Nicolao - Vini di Montagna" !
Anche i nostri compagni di viaggio apprezzano tutto ciò e la cosa ci fa piacere: la cultura delle due ruote di solito accomuna interessi di vario genere ed è bello scoprirsi amanti dei sapori oltre che delle belle strade.
Ringraziamo per la cortesia e risaliamo in sella, le ore scorrono veloci e ci attendono ancora un po' di chilometri prima della tappa pranzo e dei commiati per il ritorno a casa.
Si prosegue così sul percorso previsto: Chiusanico, Borgomaro, Prela, Dolcedo e quindi si ritorna a Villa Giada .
Il tempo scorre veloce, anzi velocissimo e non vorremmo più venire via: a pranzo poi l'ennesimo tentativo di farci fermare oltre l'orario ovvero una bella digressione tra cucina ligure e piemontese con un ottimo vitello tonnato dopo una lasagna alla verdure che va giu' che e' un piacere.
Ma non è finita !!! C'è la torta, e che torta!
La classica foto di gruppo tutti intorno alla torta del "traguardo", e dopo,a malincuore ci apprestiamo a risalire in sella per un veloce ritorno al fine di evitare i bagnanti del week-end che affolleranno le strade del rientro.
Insomma due giornate e mezza piene dense di avvenimenti che sono letteralmente volate ! Ringraziare ancora una volta Valter, Dario, Sara, Fabrizio, Giulio, Matteo, Marco e tutti quelli di cui sicuramente non ho "memorizzato" i nomi, è poca cosa: trovare gente così disponibile e che sa offrire la QUALITA' in tutto ciò che fanno, oggi è cosa *veramente* rara!
Ringraziamo anche i nostri compagni di viaggio (e di merende, a questo punto...), quelli vecchi (in particolar modo Francesco che ci conosce ormai da dodici anni), e quelli nuovi, in particolar modo la "mascotte" Stefania che ci ha impressionato per la sua scioltezza sul suo Transalp !
Augurandoci di ritrovarci sempre sulle strade del mondo !
