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Quando si parla di Germania nel nostro Paese è come alzare il coperchio su un oceano di pregiudizi : l'immagine diffusa è quella che deriva dalla conoscenza della Baviera o peggio ancora emergono tutti i residui più negativi legati al nazismo. Se solo pensassimo per un momento che i tedeschi non sono nazisti, né più né meno di quanto gli italiani non siano fascisti o i russi, sovietici, e ci liberassimo per una buona volta da pessimi retaggi del passato, allora sì che entreremmo nell'ottica del "viaggiatore" che visita questo Paese con animo sereno pronto a cogliere ogni aspetto con la corretta "curiositas". Un aiuto in tal senso lo si ha quando si visitano i Land che una volta erano nel "blocco sovietico", zone dove si è passati bruscamente da una situazione "congelata" ad uno sviluppo incredibile, una accelerazione da macchina del tempo. E' questa "l'altra Germania", quella che una decisione assurda ha creato a tavolino, obbligando un popolo ad una divisione innaturale, una Germania in cui da poco sono state chiuse ferite architettoniche come quella della Frauenkirche a Dresda. Oltre a visitare città come Lipsia e Dresda abbiamo poi vissuto i centri del luteranesimo, ovvero quei luoghi dove si creò un'altra divisione rimasta nel tempo, quella religiosa. Ci siamo poi spinti a Nord verso l'isola di Rügen, vero paradiso naturalistico, da noi, ahimé non apprezzato a causa di un pessimo tempo atmosferico ! Una variazione sul tema poi la visita di Babelsberg, la Cinecittà berlinese, vero parco dei divertimenti per il cinefilo ! |
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E' impossibile valutare un Paese avendo trascorso solo un paio di settimane da "turista", non potendo certo cogliere tutti gli aspetti di una nazione : quello che noti in primis sono le differenze sostanziali con il tuo Paese ed è anche questo che fa "vacanza". In questo specifico caso poi questa è una "mezza" Nazione che ha dovuto correre per ritrovare l'interezza della stessa ed il riferimento con l'altra metà che conosciamo ha reso inevitabile un confronto costante. Che la parte Ovest abbia dovuto contribuire (e non poco) per far ripartire la parte Est lo si capisce dai tanti ingressi gratuiti in molti musei : il tedesco dell'ovest che viene qui come turista non ha certo voglia di aprire il portafogli dopo aver già pesantemente pagato un tributo fiscale per la ricostruzione ! Ed il turista tedesco dell'Ovest VIENE qui in vacanza PROPRIO per vedere che fine hanno fatto i suoi soldi e credo non ci si possa sbagliare se si afferma che sono stati ben investiti ! Se applicassimo analoghe considerazioni nel nostro Paese calcolando al centesimo quanto investito nel nostro Sud, purtroppo dobbiamo amaramente constatare che il risultato è ben differente, ahimé ! Ma torniamo alla "nostra" Germania Est ! Purtroppo quando uno imposta una vacanza mototuristica valutando attentamente i percorsi stradali facendo sforzi notevoli a casa per mettere a punto un "roadbook" che dia le giuste soddisfazioni, e poi si trova sul campo in mezzo a lavori di rifacimento del manto stradale, deviazioni per posa di tubi dell'acquedotto o linee elettriche, semafori infiniti per analoghe opere, beh.. è chiaro che si ritrova un po' spiazzato. A ciò si aggiunga il notevole tenore del traffico con una presenza massiccia di autoarticolati, camper, auto di grossa cilindrata e poche o nulle altre motociclette ed il quadro è completo : insomma siamo ben lontani dall'idea di mototurismo irlandese o scozzese tra pecore e lande desolate dove il rombo del tuo motore ti accompagna in pieno relax ! A quel punto le nostre speranze erano rivolte all'oasi naturalistica dell'isola di Rügen dove sognavamo strade litoranee dove abbandonare le nostre ruote, ed invece ci siamo trovati un tempo infame e colonne infinite di autovetture insorpassabili anche per i tanti velox che non avrebbero avuto pietà delle nostre manovre "italiche" ! Queste situazioni intrinseche hanno inficiato la nostra motovacanza anche se le esplorazioni cittadine ci hanno enormemente rinfrancato e città come Lipsia e Dresda sono gratificanti da quel punto di vista. In buona sostanza non si può dire che l'impressione personale non sia stata positiva, anzi sono zone sicuramente da esplorare anche per gli aspetti culinari molto gradevoli e per la cortesia dei locali, molto disponibili verso i turisti, ma come vacanza prettamente "mototuristica" non è stata gratificante come si sarebbe voluto. Comunque, per capire lo stato dei cantieri basterà osservare le foto di Postdam dove si contano un numero notevole di gru, ma a Lipsia, vicino all'albergo scelto ne abbiamo contate circa una diecina : ed il cantiere iniziava alle SEI del mattino !!! |
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Con la Germania abbiamo una discreta familiarità legata anche al fatto che una certa conoscenza della lingua da parte del passeggero, indubbiamente aiuta, ma nel passato si è sicuramente esplorata quella a noi più vicina, al di là delle Alpi, si è visto qualcosa della parte Nord in occasione di trasferte scandinave, ma la parte ad Est, per anni bloccata dal muro di Berlino, per noi è stata una nuova frontiera da scoprire.
Negli anni passati ci siamo dedicati all'Est europeo in generale, scoprendo valori aggiunti incredibili anche se motociclisticamente parlando non sempre di alto livello, ma in questo viaggio dedicato all'altra Germania abbiamo pensato di ritagliarci uno spazio naturalistico al Nord, all'isola di Rügen, oltre a quello storico passando per città piene di significato come Dresda, Lipsia, Postdam, Lutherstadt.
Non abbiamo però trascurato la Svizzera della Sassonia con i suoi bellissimi panorami, né luoghi particolari come il Centro di Produzione Cinematografico di Babelsberg, dove venne girato in gran parte il capolavoro di Quentin Tarantino "Inglorious bastards", e per cinefili appassionati come noi è stato esaltante !
Non è stato per nulla facile cercare di creare un percorso motociclistico in quanto nel mese di agosto i luoghi scelti erano indubbiamente affollati e lo sforzo fatto per strade dedicate alle due ruote è stato inficiato dai numerosi, numerosissimi "baustelle" (lavori in corso) al punto che il navigatore, all'ennesima variazione di percorso si è rifiutato di darci indicazione.
Come sempre cerchiamo di alternare percorsi dedicati alle due ruote per giungere a località di interesse storico-culturale da poter visitare approfonditamente lasciando la moto ben parcheggiata, per poi magari passare ad un veloce trasferimento verso luoghi naturalistici.
L'impostazione data alla filosofia e strategia del viaggio sembrava quindi ricalcare schemi ben collaudati e quindi ben supportati da quasi un quarto di secolo di mototurismo attivo, ma non abbiamo tenuto conto della ricostruzione di queste zone sia negli edifici delle città attraversate che per quanto attinente alla circolazione.
Come in ogni viaggio poi va sempre introdotto qualcosa di nuovo, di alternativo ed in questo caso la scoperta della navigazione fluviale da Postdam a Berlino e ritorno, ovverossia le crociere sui bellissimi battelli della zona, è stato qualcosa di estremamente rilassante e tonificante.
PERNOTTAMENTI: tramite "Booking.com" o servizi analoghi sul web la ricerca di alloggio non è più una sorpresa anche se questo toglie fascino al mototurismo esplorativo: è anche vero che proprio tramite queste formule si risparmia decisamente in funzione di offerte specifiche che, se sfruttate, aiutano di molto il budget.
Abbiamo constatato che i "feedback" sono precisi (i commenti dei tedeschi sulla loro nazione sono obiettivi), ed anche noi portiamo il nostro contributo al termine del viaggio.
Grande vantaggio poi quello di poter disdire senza penali nell'ambito delle 24 ore (per alcuni alberghi addirittura entro le 18 del giorno stesso del pernotto) : inutile dire che in Germania la rete di comunicazione (Wi-Fi) è ampiamente diffuso e quindi con un tablet od uno smartphone è facilissimo effettuare tale operazione.
Di particolare difficoltà trovare il pernotto all'isola di Rügen dove abbiamo constatato come le mappe dei navigatori siano sovente fortemente imprecise soprattutto sui numeri civici : in certe zone poi non c'è anima viva in giro a cui chiedere informazioni !
PRANZI E/O CENE: se la cucina sassone ci ha favorevolmente sorpreso, le birre scure di molte località ci hanno molto impressionato al punto di non farci rimpiangere certe Stout britanniche ; non sempre il servizio è stato all'altezza della precisione tedesca soprattutto nelle zone più turistiche come Dresda o Lipsia dove una certa insofferenza dei locali verso i turisti è forse retaggio dei tanti anni di comunismo imposto.
Abbiamo apprezzato poi i locali dove venivano servite minestre sfiziose, una ricerca di culinaria fantasiosa e ben organizzata, certamente qualcosa che da noi non funzionerebbe ; grande la presenza di locali "biologici" dove sia la frutta come la verdura sono rigorosamente "bio" senza per questo andare incontro ad assurde pretese economiche.
Anche i dolci sono ricercati e vi sono molte specialità locali come la "torta Mephisto" a Lipsia ad esempio, insomma scelte di tutti i generi per tutti i palati, niente da dire !
Abbiamo visitato i land della Sassonia, Sassonia-Anhalt, il Meclemburgo-Pomerania oltre all'isola di Rügen in quell'ambito, zona indubbiamente particolare sia per la connotazione storica delle colonie volute da Hitler, ma soprattutto per l'aspetto naturalistico.
In buona sostanza abbiamo focalizzato tre direttive su cui snodare il nostro percorso nella Germania Orientale.
E' indubbio che per capire cosa è stata, cosa è ora la Germania Orientale, la scelta ricada in primis sulla Sassonia : Lipsia e Dresda rappresentano centri essenziali in tal senso e la loro visita fa comprendere moltissimo di questo territorio.
Ma anche la zona della cosiddetta Svizzera Sassone dove le strade delle Erzgebirge sono motociclisticamente appaganti e ci portano a centri come Bastei e Görlitz ci fanno apprezzare la bellezza della regione.
Sono zone dove si percepisce a vista lo sforzo immane per omogeneizzare una Nazione dopo la forzata arretratezza della DDR : se nelle città ormai sembra di essere in una Germania moderna ed avanzata al pari di centri come Colonia o Francoforte, basta attraversare le zone rurali per veder comparire situazioni assolutamente sovrapponibili alle tante arretratezze di Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, ecc.
Le differenze sono certamente nella lingua dove il sassone come idioma ha poco del tedesco e ci ha messo in difficoltà non poco, al punto che cercare dei "locali" che sappiano l'inglese a volte è una fortuna anche per tedeschi dell'ovest, il che la dice lunga : vi sono un florilegio di barzellette sul tema che girano nei land dell'ovest e possiamo capirne il perché.
E' il fiume Elba la risorsa della zona , il "fil rouge" che ci porta nella Sassonia-Anhalt dove la bellezza delle città centro del luteranesimo ci fa vivere fuori dalle assurdità di nazismo prima e di comunismo dopo : Wittenberg ed Eisleben hanno in comune la definizione di Lutherstadt, ovvero "città di Lutero" e non è difficile avere la chiara percezione del perché.
Se questo è un passato importante, in centri come Dessau si avrà modo di incontrare la modernità della Bauhaus più lineare ed i tanti giapponesi e cinesi presenti che ammirano questa progettualità architettonica, stanno a testimoniare come la Germania sia Nazione vera, dove un muro forzoso, in fin dei conti non ha separato nulla, ma lo spirito sia sempre stato quello !
Messa la ruota anteriore a Nord, la meta diventa il Meclemburgo-Pomerania Anteriore che si affaccia sul Mar Baltico quasi a ritrovare un filo che avevamo interrotto dopo la visita delle Repubbliche Baltiche di qualche anno fa.
Incredibile scoprire che la maggioranza del turismo di questa zona è rappresentato da tedeschi che a frotte vi si recano per vivere la bellezza delle spiaggie di sabbia bianca ed un mare con temperature algide ma affascinante : noi avevamo di tutto addosso come abbigliamento, ma di nuotatori che sfidavano quelle acque, incredibile a dirsi, ce n'erano parecchi !
Zone quindi di turismo di qualità con ville di lusso per una quiete tipica dei centri termali, con locali ricercati dove la cucina assume colorazioni scandinave in quanto il pesce viene offerto con ricette fantasiose e raffinate e la birra si distacca dalle lager bavaresi avvicinandosi alle stout nordiche.
Già la toponomastica ci ricorda centri baltici (Jasmund, Stralsund ad esempio), mentre la storia indica come disperati alla ricerca della libertà, molte volte a nuoto, abbiano abbandonato la allora DDR proprio da queste coste non certo a misura d'uomo per il clima, per tentare di approdare su coste finniche o puntando ad ovest per un approdo nella Germania Federale di allora.
Difficile condensare in poche righe (e non lo si vuole fare) cosa questi territori abbiano rappresentato nel tempo : anche solo storicamente sono zone che hanno visto ruoli determinanti nella costruzione dell'Europa che conosciamo e che, ne siamo certi, lo avranno ancora.
La Germania è una Repubblica Federale e la scoperta dei tanti Land non può escludere queste regioni proprio per le loro peculiarità, per il fatto di confinare con le Nazioni più ad Est : non esistono solo la Foresta Nera e la Baviera, insomma !
La moto del viaggio, ovviamente, la nostra Moto Guzzi Norge 1200 del 2007 ; consumi medi più elevati del solito a causa dei tanti ingorghi di traffico, lavori in corso, semafori assurdi dove la sosta sembrava non finire mai.
Insomma utilizzare una moto carenata per medie da scooter non è proprio il massimo e più di una volta il segnale di "allarme" per malfunzionamento si è acceso, e questo relativamente ad un surriscaldamento del mezzo (una volta il termometro di bordo è arrivato ai 39°C dopo una colonna infinita a Gager, mentre la temperatura esterna era sui 26-27°C).
Stavano rifacendo quasi tutta la loro rete stradale per cui abbiamo trovato lavori in corso dappertutto : inutile dire che gli asfalti deposti sembravano tavoli da biliardo, mentre da noi strade appena finite sembrano un toboga !
A volte però abbiamo dovuto prendere una veloce autostrada rispetto alle impossibili strade locali proprio per raffreddare il motore andando a velocità sostenute : alcune strade erano una sorta di colonna di camion polacchi impossibile a superarsi !
All'isola di Rügen poi abbiamo dovuto arrenderci : la moto è stata parcheggiata e ci siamo mossi con mezzi pubblici in quanto tutta Berlino era in auto proprio lì in colonne impossibili a superarsi oltre al fatto che i tanti limiti ed i tanti tantissimi autovelox rendevano rischiosissimo muoversi nel modo che preferiamo.
Confermata la superlativa rete dei benzinai, con distributori modernissimi, personale disponibile, cordiale, accessori specifici per i motociclisti come "l'helmblage" (appendicasco nella toilette).
Nelle città come Lipsia o Dresda abbiamo rivissuto l'orribile esperienza del fondo a pavè, ed il comportamento degli automobilisti molto più "italiano" anche per il notevole turismo estivo.
Parcheggi ben segnalati, moderni,con parchimetri ad hoc ; nelle zone turistiche le moto sono ben accolte e vi sono spazi appositi fino alla raffinatezza degli armadi per i caschi in alcuni parcheggi dove mettere la moto non è mai un problema.
E poi c'è ancora gente che ci chiede "come mai non facciamo le vacanze in moto in Italia ?"
Nelle zone naturali come quelle della Svizzera della Sassonia le strade sarebbero state fantastiche se solo si avesse avuta la continuità, ahimè spezzata continuamente dalle tante "Umlaitung" (deviazioni), dove indubbiamente abbiamo visto cose inusuali, ma tra cartelli di deviazione e lavori in corso con semafori con rossi interminabili il panorama diventava difficile a vedersi.
Tolti questi aspetti negativi va rimarcato il comportamento sempre attento e diligente ci chi sta sulla strada indipendentemente dal mezzo posseduto e questo aiuta molto una guida sicura.
Diventa solo difficile affrontare le veloci autostrade tedesche dove la nostra moto pur con bagagli e passeggero sembra uno scooter rispetto ai tanti mastodonti che vi circolano a velocità folli !