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Dove andate quest'anno ? In Ungheria ? Ma dai ? Ma va !? Ma già......ecco.sì, ma già........MAGYARTOUR !!! Scherzi a parte, siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo Paese : imprinting teutonico nell'organizzazione, strade bellissime, cucina splendida e vini da favola, un mix di influenze mitteleuropee con un pizzico di oriente a dare sapore al tutto come la loro stupenda paprika, il vero fil-rouge della nazione !
Budapest poi una capitale con i controfiocchi con la vera dimensione della grande città ! Inoltre, di tutti gli ex-Paesi del blocco sovietico è stato quello dove l'imprinting del comunismo è praticamente inesistente a testimonianza di un popolo che vuole essere Nazione (spirito magiaro) e fu Repubblica già nel 1918 !
Quest'anno poi Pecs era capitale culturale europea e siamo stati al centro di eventi interessanti, gratuiti fra l'altro, come il concerto del gruppo "Buena Vista Social Club" ad esempio,ma non solo, una città rimessa a nuovo !
Popolazione molto cortese, gentile e sempre disponibile con un perfetto bilinguismo (maggiormente tedesco dal Danubio all'ovest,più inglese nella zona est), consci delle grosse difficoltà che pone una lingua ugro-finnica come l'ungherese !
Ciò che ci ha insegnato la visita di questi Paesi all'Est è la grande diversità che gli stessi presentano tra di loro : la dominazione sovietica rimarrà come un breve periodo nell'ambito della loro storia che ha grossi significati nel prima e,speriamo, ne avrà nel futuro della costruzione dell'Europa dei Popoli e delle Nazioni (per ora è solo delle banche...) |
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E' sempre difficile valutare un Paese avendo trascorso solo un paio di settimane da "turista" non potendo certo cogliere tutti gli aspetti di una nazione : quello che noti in primis sono le differenze sostanziali con il tuo Paese ed è anche questo che fa "vacanza". Pur sforzandoci di non voler fare paragoni con gli altri Paesi dell'Est visti in questi anni,ci troviamo a farli nonostante tutto,inevitabilmente in favore dell'Ungheria che rimane di gran lunga il Paese più vicino a noi per un imprinting "teutonico" che traspare in molti aspetti. Nella quotidianità del turista la cucina ha il suo peso ed in questa nazione,per chi ha il palato fino,fa pendere la bilancia in senso positivo in maniera "pesante",ma anche una buona accoglienza della popolazione contribuisce. In questo senso ben si comprende una certa illusoria sensazione del maschio italiano che sentendo ricambiato lo sguardo dalla popolazione femminile di belle fattezze,si costruisce castelli in aria che non tengono conto di quella che si chiama semplicemente buona educazione,ma ciò che è certo,che qui si va ben al di là di comportamenti algidi delle beltà nordiche ! Motociclisticamente parlando si alternano strade belle e libere come quelle nel verde delle regioni naturali più montuose,con la noia di trasferimenti nel caldo soffocante della Grande Pianura attraversando decine di paesini con limiti ciclistici,ma comunque con una densità di traffico ridicola e questo rilassa la guida riducendo i rischi. Rispetto ad altre nazioni viste in passato,non abbiamo visitato molto come musei o castelli accontentandoci di cogliere più l'insieme che il particolare ma rimane l'impressione di un Paese turisticamente molto facile e disponibile ad ogni esigenza. Si aggiunga poi il fattore "termalismo" con una offerta di non poco conto soprattutto nella capitale,e visto il clima torrido,in un Paese senza il mare è cosa intelligente ! Altri aspetti come il muoversi rilassato e lento delle persone per strada,il loro parlare piano,i telefonini con suonerie impalpabili,la scarsa densità della popolazione,l'assenza di questuanti,contribuiscono a distendere i nervi anche se qualche estimatore della musica "a palla" in auto lo si trova anche lì,sia chiaro ! Se lo scopo di una vacanza è quindi quello di vivere *bene*,di rilassarsi vedendo posti e volti nuovi,di attraversare una natura in buona parte rispettata,di apprezzare la storia di una nazione,beh.....l'Ungheria ha fatto al caso nostro ! Certamente la lingua è ostica,impraticabile,ma loro,essendone ben consci,conoscono bene altre lingue ovvero tedesco od inglese e questo aiuta non poco,e visto il loro alto tasso di scolarità si percepisce che la loro disponibilità verso lo straniero (turista) nasce da una buona preparazione culturale. |
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In realtà molto poco da dire in questo capitolo : sicuramente ogni popolo adotta delle regole o delle consuetidini differenti e qui la prima cosa percepita era una certa cripticità sugli orari in generale (o forse vista la difficoltà della lingua ci sfuggivano..).
Cose strane o curiose non ce ne sono successe,possiamo citare la gentilezza e la squisita cortesia di Gundel a Budapest dove,nonostante fossimo vestiti oscenamente da turisti crucchi con braghini,sandali,zaino,etc.. ci hanno fatto accomodare in un tavolo nel lounge-bar accanto alla sala con l'orchestra,non avendo (ovviamente) il dress-code per essere abilitati alla stessa.
Al termine della cena la gentilissima cameriera ci ha fatto accomodare comunque per consentirci di fare le foto della sala e dell'orchestra,diciamo anche che al turista in generale si concede di tutto e di più....ed i giapponesi ben lo sanno !
Particolari poi le tante fontane viste,una varietà di idee e fantasia nell'esecuzione che ci ha sorpreso : ne abbiamo fotografate alcune per sfizio,ma ci sarebbe stato da fare uno studio apposito così come il fatto che molte piazze avevano giochi d'acqua stupendi,o ancora meglio la fontana del centro commerciale di Kecskemet,un vero capolavoro di ingegneria idraulica,rimanevi incantato a guardarla,pazzesco !
Interessanti poi i differenti modelli di autovetture con marchio FIAT osservati,dalla Panda con 100 cavalli,alla tre volumi su base Punto definita ALBEA : sui mercati esteri la nostra casa nazionale (???) si è sempre sbizzarrita !
Il fatto poi che questi Paesi che si affacciano alle tecnologie dell'ultimo momento,non avendo precedenti sviluppi (dall'arretratezza del comunismo al mondo di Star Trek si potrebbe dire) adottino soluzioni "spaziali" come il water con bidet incorporato del nostro albergo di Pecs,ci sorprende non poco !
Riteniamo però che debbano avere problemi di fornitura energetica in quanto sono ampiamente adottate le fotocellule di accensione e spegnimento luci,nei bagni che non le hanno,le luci vengono rigorosamente spente,l'illuminazione notturna è scarsa (anche nella stessa Budapest),ed in generale ci sembra che evitino condizionatori d'aria o altre fonti dispensiose di consumi energetici.
O molto più semplicemente,sono più ecologisti ed educati di noi.....
Per quanto al confine con l'Austria al nord di Gyor abbiamo visto un numero notevole di generatori eolici,che,a questo punto si possono dire essere diffusi in ogni dove in Europa ad eccezione del nostro Paese ! |
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Siamo consci che gli equilibri dei Paesi Europei siano sicuramente fragili : l'avvento dell'euro ha creato situazioni economiche particolari ed è difficile prevederne gli sviluppi futuri a breve o medio termine.
Con questa premessa abbiamo deciso di visitare i Paesi dell'Est, prima che le cose cambino drasticamente (anche nei costi da affrontare), consci del fatto che l'impronta del comunismo è qualcosa di ventanni fa e che quindi sono, in fondo, Paesi giovani anche se vecchie Nazioni che hanno partecipato attivamente nel passato alla costruzione del nostro continente.
E' questo il caso dell'Ungheria una delle due "teste" dell'Impero Austro-Ungarico : se l'Europa fosse un "puzzle" ci si rende subito conto con quali altri "pezzi" si incastra questa nazione ed è evidente che tanti sono stati gli influssi che ha subito nel corso della sua storia.
La nostra curiosità era proprio quella di scoprirne i tanti aspetti, senza aspettative di sorta, senza pregiudizi: di norma leggiamo attentamente la guida Lonely Planet prima di intraprendere un percorso turistico, mentre questa volta la lettura della guida si è svolta solamente durante il viaggio stesso,proprio per approfondire le cose, chiaramente compatibilmente con il tempo a disposizione.
Abbiamo volutamente saltato la zona del lago Balaton che in estate è pari ad ogni meta balneare e quindi per noi di nessun interesse, così come la zona dei monti Aggtek e quella a sud-est al confine con la Romania (da vedere sicuramente in un prossimo viaggio).
Abbiamo quindi soggiornato a Sopron, la città del turismo odontoiatrico (sic !), quindi nel trasferimento a Pecs (capitale della cultura europea quest'anno) abbiamo esplorato la regione naturale dell'Őrseg, ci siamo quindi portati a Kecskemet, previo attraversamento del Danubio a Mohács, e visita di Kalocsa la patria della paprika.
Da qui,dopo un attraversamento della Grande Pianura abbiamo soggiornato ad Eger,attraversando sia i Monti Matra che i Monti Bükk con una tappa a Gyöngyös ; per trasferirci alla capitale, dove siamo rimasti tre giorni, abbiamo visitato le casette di Holloko (una vera delusione), godendo però delle zone limitrofe, quindi degustato il pollo di Gödollo prima di arrivare a Budapest.
Al termine del nostro tour la visita di Pannonhalma prima, quindi ultimo soggiorno magiaro in quel di Győr la città degli elegantoni, visti i tanti negozi di abbigliamento : sicuramente ci sarebbero state ancora tante cose da vedere e visitare, ma il tempo a nostra disposizione era quello, se non si vuole correre e godere di una VACANZA !
PERNOTTAMENTI: ormai "Booking.com" è la nostra agenzia di viaggio per la ricerca dei pernottamenti,dove i criteri di ricerca sono sempre quelli che consentano di porre la moto in rifugi sicuri ed una volta a piedi si possa percorrere le città del pernotto senza essere fuori dal mondo.
Abbiamo constatato che i "feedback" sono abbastanza precisi (meglio leggere i commenti delle varie edizioni di Booking nei differenti Paesi scoprendo così come ogni popolazione sia attenta ed abbia esigenze molto differenti),ed anche noi portiamo il nostro contributo al termine del viaggio.
Grande vantaggio quello di poter disdire senza penali nell'ambito delle 24 ore (per alcuni alberghi addirittura entro le 18 del giorno stesso del pernotto) : l'Ungheria è un Paese dove il Wi-Fi è ampiamente diffuso e quindi o con mezzi propri od in uno dei tanti Internet point presenti nelle varie città è facilissimo effettuare tale operazione.
Se si prenota con discreto anticipo si possono godere di sconti sui pernottamenti,annullare la prenotazione per cercare altre soluzioni,insomma tra navigatori satellitari ed accessori come Google Map,o Street-View, ed altre diavolerie del web, si diventa come gli agenti segreti che erano "pilotati" dalla centrale operativa,nessuna sorpresa di sorta (sempre che le tecnologie siano operative,chiaramente !
Stupende alcune location,come l'ex convento con camera sul chiostro di Györ : soluzioni del genere in Italia avrebbero costi non certo abbordabili, mentre in questi Paesi l'euro ci consente questo ed altro !
PRANZI E/O CENE: in tanti anni di attraversamento e visita di Nazioni diverse questa è la prima volta che il capitolo "culinaria" dovrebbe occupare uno spazio a sé e difatti, per la prima volta,abbiamo realizzato un foto-album apposito.
A livello internazionale la cucina ungherese è ampiamente riconosciuta ed abbiamo constatato che ne ha tutti i meriti ed il tempio dell'arte culinaria magiara che è Gundel (a Budapest) è lì a dimostrarne tutto il valore.
La scoperta delle minestre fredde di frutta è stata veramente gradita e ci ha salvato la scelta per il pasto del mezzogiorno (qui le colazioni sono "umane", ergo la pausa del pranzo è necessaria,impossibile ed inutile "ingolfarsi" al breakfast...)
E che dire poi dei vini ? Un vero spettacolo, un'estasi per il palato e se lo diciamo noi che da piemontesi siamo estremamente "partigiani" non è cosa da poco : la visita di Eger è stata una degustazione continua ed abbiamo ben apprezzato la vicinanza del nostro albergo alla zona delle cantine !
Anche il Liberté di Kecskemet è stato luogo di prelibatezze e la presenza di molti italiani (soddisfatti) testimonia il fatto che in molti Paesi si mangia molto bene, spendendo meno che da noi grazie alla forza dell'euro.
Al di là del tradizionale pörkölt,sono molto forti nella cacciagione, nei patè di fegato di svariati animali, con abbinamenti particolari con la frutta a volte, ma vanno anche assaggiate peculiarità locali come il salame di Mangalica o il pollo di Gödöllő, ricette dove la paprika non disturba,ma sono anche notevoli i dolci, dalle tradizionali palacsinte, alle più raffinate interpretazioni come la dobostorta od alla loro versione di strudel (rétes), ancora meglio di quello austriaco ; nelle minestre al di là del tradizionale gulyás, di tutto e di più, ma sono destinate alla stagione invernale !
Come detto grande offerta di vini vuoi nella qualità vuoi nelle differenti tipologie (bianchi,rossi,rosé,,passiti,etc..); evitare le birre in quanto le loro due locali (Soproni e Dreher) non arrivano alle nostre migliori lager, il che la dice lunga, è Nazione da VINI !
Ci è rimasta in mente la frase pronunciata da Enrico Fermi,quando intervistato,alla domanda se credesse all'esistenza degli alieni, rispose : "Naturalmente.....[anzi] sono già tra di noi. Vengono chiamati ungheresi !"
Aveva lavorato con due scienziati ungheresi durante il progetto Manhattan, e pensando così ad un popolo di stirpe asiatica, dalle origini tuttora oscure, e che non parla una lingua indoeuropea non si può che dargli ragione !
La percezione che si ha subito vagando per l'Ungheria è proprio quella di uno strano mix di "cose" pur avendo di fronte una popolazione omogenea che parla communque una ben strana lingua.
Al di là della storia della Pannonia così battezzata dai Romani che qui, cacciate le tribù celtiche,f ecero capitale ad Aquincum (il quartiere di Obuda dell'attuale Budapest), il seguito delle vicende di questa Nazione è certamente influenzato dalla sua posizione al punto che l'Ungheria prossima all'anno mille ebbe non poche difficoltà a scegliere tra Roma e Bisanzio,o ptando alla fine per la prima quando Santo Stefano (István) venne incoronato "re cristiano" (cattolico).
Proprio la posizione di queste terre fa sì che prima i mongoli e poi i turchi si alternino come invasori spietati, e quindi polacchi ed austriaci come "liberatori" per realizzare in seguito il ben noto Impero Austro-Ungarico dove il popolo ungherese non gradì certo il dominio austriaco iniziando fin da subito una vera e propria guerra d'Indipendenza che portò alla cosidetta "monarchia bicipite".
Il crollo degli Asburgo dopo gli eventi della prima Guerra Mondiale darà vita alla Repubblica d'Ungheria (siamo nel 1918, pensate....l'Italia,Repubblica la diventa solo nel 1946 !!).
Sicuramente gli errori politici-strategici dei governanti della giovane Repubblica condanna il Paese prima ad accordi con la Germania nazista,dopo, ad un pasticciato tentativo di distacco dalla stessa fino agli eventi della caduta del terzo Reich ed alla "liberazione sovietica".
Si dice quindi che qui si fosse adottato un "comunismo dolce, alla paprika" per l'appunto...non sono certo di questo parere coloro i quali hanno vissuto i fatti del 1956 i cui volti sono immortalati in ovali di ceramica lungo il perimetro del Palazzo del Terrore di Budapest sede della temibile AVH,la polizia politica che prima li torturò e poi li uccise, rei di aver fatto parte dela rivolta che portò l'allora Ministro dell'Agricoltura Nagy al potere cacciando l'uomo di Mosca, Rákosi.
In realtà oggi ben poco si percepisce di quel periodo : mentre in altri Paesi che fecero parte del giogo sovietico, orrori di cemento o altre testimonianze edilizie, rimangono come testimoni di quel periodo, in Ungheria nulla di tutto ciò : abbiamo sì potuto vedere con i nostri occhi quello che si definisce stile "eclettico" ovvero un mix di diversi stili architettonici dove barocco, neo classico si intersecano addirittura con l'art nouveau, ma non certo retaggi del dominio sovietico, se non in qualche palazzone di Kecskemet al più !
Il dominio di János Kádár (l'uomo ben visto a Mosca) durerà dal 1958 al 1988 e l'anno seguente verrà rimossa la recinzione elettrificata al confine con l'Austria e molti tedeschi dell'Est qui in vacanza fuggirono così in Occidente : iniziò proprio qui quell'effetto domino che liberò questi Paesi dal giogo comunista.
E oggi ? Nel 2004 L'Ungheria viene ammessa nell'Unione Europea ma già nel 2008 l'economia ungherese è sull'orlo della catastrofe complice una mancata riforma della Sanità ed il Fondo Monetario Internazionale interviene con un prestito di 25 miliardi di dollari.
Indubbiamente è un Paese che vive sulla domanda interna oltre alle sue possibilità : gli ungheresi si sono disfatti subito delle loro Trabant ed hanno fatto debiti per le auto moderne, fatto mutui (in euro) per case abitabili, stanno indubbiamente spendendo molto bene gli aiuti dell'Unione Europea in strade e città moderne, ma sarebbero in grado di reggere all'utilizzo dell'euro che ha già messo a ben dura prova Paesi come Grecia, Italia e Spagna ?
Nel 1830 (citiamo la Planet) István Széchenyi nella sua opera "Hitel" (Credito), disse : "...molti pensano che l'Ungheria sia stata,a me piace credere che sarà !"
Come detto nella premessa è difficile prevedere gli sviluppi dell'Unione Europea,tanto più che la "globalizzazione" pone scenari dove l'effetto domino di mercati intimamente correlati è sotto gli occhi di tutti, chi vivrà.......vedrà !
La moto del viaggio è sempre la nostra Moto Guzzi Norge 1200 del 2007: chilometri alla partenza circa 36.500, al ritorno 41.800 per un totale di circa 4.000 km. in un paio di settimane (rientro via Baviera - Svizzera) ; consumi medi dai 14 ai 22 km./lt in funzione delle benzine trovate, pessime quelle magiare che costavano poco meno che da noi, ma probabilmente "diluite" con sostanze come il bioetanolo (abbiamo sempre fatto la loro "Moll",tranne un Agip prima del rientro in Austria che sullo scontino riportava per l'appunto tale dizione).
Una discreta delusione anche da quelle austriache che hanno reso meno di quanto ci si aspettasse : la configurazione della moto e dei carichi è più o meno la stessa in questi tre anni di viaggio con la Norge e riscontriamo notevoli differenze nei consumi in ogni trasferta lunga, dove la 100 ARAL tedesca rimane imbattuta !
Comunque,problemi alla moto pari a zero,nonostante i 35° e l'umidità al 90% di molte zone, una tourer che inizia a dare tutte le soddisfazioni attese suscitando ammirazione in ogni dove per il suo design impagabile, tranne in Italia dove, chiaramente, è incompresa !
Ottima la rete dei benzinai, con distributori moderni in gran parte, personale disponibile, cordiale.
Prima di partire, nelle simulazioni con il navigatore ci si stupiva del fatto che per fare 80 km., ad esempio, lo strumento ci desse tempi di percorrenza di quasi un paio d'ore, ma sul posto abbiamo capito il perché : chiaramente NON abbiamo fatto nemmeno un chilometro di autostrada, e le loro strade locali attraversano parecchi paesi e paesini.
La gran parte della locomozione (essendo un Paese prevalentemente piatto....la Grande Pianura,sic !) è basata su biciclette ma anche parecchi veicoli a due ruote elettrici, e poi molti camion, in ogni caso medie molto basse, non vi sono cartelli con i limiti di velocità in quanto gli stessi sono UGUALI in TUTTO il Paese ed un cartello riassuntivo all'ingresso li sintetizza,ergo quando compare il cartello di inizio di un paese si toccano al massimo i 50 km/h, per poi portarsi ai 90 km/h quando un cartello con barra diagonale rossa ne indica il termine.
Voi direte ".....massì,anche da noi è così....." peccato che da noi NESSUNO rispetti questi parametri mentre da loro TUTTI lo fanno, al che,ovviamente, i tempi di percorrenza si allungano, ma se uno vuole VEDERE un Paese ciò facilita l'operazione ed evita di avere a che fare con la locale Rendőrség (leggasi "Polizia", facile l'ungherese,neh ?), che pare non sia simpatica come il resto della popolazione !
Stanno rifacendo gran parte della loro rete stradale per cui abbiamo trovato molti lavori in corso, senza tanti sofismi di semafori, per cui vigilanza massima : ciò che non comprendiamo è perché in questi Paesi le strade nuove sono fatte con asfalti che sembrano tavoli da biliardo, mentre da noi strade appena fatte sembrano un campo di patate, mah !
A Budapest le cose diventano un po' più difficili, vuoi per il fondo a pavè, vuoi per il comportamento degli automobilisti molto più "italiano" (ma la Polizia interviene facilmente ed è facile notare i controlli), vuoi anche per il notevole turismo estivo.
Parcheggi ben segnalati, moderni,c on parchimetri ad hoc ; nelle zone turistiche le moto sono ben accolte e vi sono spazi appositi fino alla raffinatezza degli armadi per i caschi di Pannohalma.
Nelle zone naturali come il Parco dell'Őrség strade fantastiche a mio avviso, con una situazione ben superiore a quella della tanto blasonata Foresta Nera tedesca, mentre la "migliore strada di montagna" dell'Ungheria (Monti Matra) richiederebbe un intervento di qualche ingegnere alpino magari svizzero, vuoi per la progettazione causa l'elevato numero di curve farlocche,v uoi per il fondo a rappezzamenti di fantasia !
In ogni caso è stata una vacanza "facile" come guida, con pochi o nulli stress (parlicchiano al cellulare e si distraggono un po', specie nelle città un po' più grandine....).
Abbiamo trovato pochi mototuristi europei, (qualche tedesco,un paio di francesi, tutti con gli immancabili GS, una coppia veneta con moto anni '80 di ritorno da altre mete più distanti), qualche motociclista locale soprattutto nelle strade "da moto", in ogni caso gente molto prudente e TUTTI che salutano, SEMPRE !