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"Dove andate quest'estate,naturalmente sempre in moto , neh ?" - così mi interroga il benzinaio da cui faccio il pieno - "In Stiria e nel Burgenland....." - rispondo laconicamente - "Ah,ma non sarà pericoloso andare in un paese islamico con tutto quello che è successo......" - continua lui - "In Stiria NON in Siria !!" - è la mia risposta un pò seccata........"E duve l'e' 'sta roba li' ?!".

 

Ecco,questo breve dialogo per far comprendere come queste lande siano conosciute dagli italiani:e difatti la presenza di connazionali in questa zona dell'Austria è stata pari a due....cioè noi......(non proprio....ma rispetto al resto del Paese direi che la proporzione calza a pennello!).

Stiria e Burgenland sono i due stati federati più ad Est del paese Asburgico di cui la maggioranza conosce solamente l'Ovest,ovvero Tirolo e Salisburgherse,ed in effetti qui il turismo,ad eccezione della zona del Neusiedler See,è pressochè inesistente.

 

Anni fa durante una vacanza di relax (terme) sempre in Austria,a Badgastein,quando la proprietaria del "Gasthof" che ci ospitava seppe che eravamo motociclisti ci disse: "Se vi piace la moto dovete ASSOLUTAMENTE andare in Stiria e nel Burgenland !".

 

Quella frase ci frullò nel cervello per anni,ma le mete erano sempre più ambiziose:così nell'agosto del 2004 complice una crisi da euro aggiunta a pochi giorni di vacanza disponibili,l'idea di scoprire queste terre ci solleticò non poco.

 

I fatti ci hanno dato ragione:il costo della benzina decisamente inferiore rispetto a Italia e Germania,i costi dei pernottamenti e della squisita cucina stiriana (in generale dell'Austria),assolutamente competitivi,a ciò poi si aggiunga che con una vignette di soli 4 euro (per le moto,le auto pagano 8 euro a conferma del rispetto delle due ruote che si ritrova oltre alle Alpi...), si può girare in lungo ed in largo la rete autostradale a piacimento senza caselli di sorta.

 

Ma una cosa soprattutto DEVE far propendere per queste due bellissime zone d'Europa:le strade ! Un vero paradiso per le due ruote,vuoi per i tracciati,vuoi per le condizioni splendide dell'asfalto,vuoi per la quasi totale assenza di altri mezzi in circolazione,ovvero la LIBERTA' assoluta per il turismo a due ruote e lo dimostra il gran numero di motociclisti incontrati (che salutano tutti rigorosamente.......)

 

Attenzione ! Si badi bene:per il turismo, ovvero per chi come noi rispetta i limiti di velocità e tutto quanto concerne la sicurezza della circolazione, anche perchè le regole in quel paese sono rispettate da tutti, motociclisti compresi.

 

E credetemi,non è per nulla uno sforzo o una privazione.....i cartelli sono sempre ben posizionati e logici nelle velocità consentite,le strade riportano SEMPRE il numero di appartenenza e la gente del posto è massimamente rispettosa degli altri che siano su una,due, tre o più ruote......un vero relax per chi guida.

 

Caricate le motovaligie,la nostra prima meta è Graz ovvero la capitale della Stiria:attraverseremo il confine dal Tarvisio (per statale) evitando assolutamente Villach per percorrere invece la 84 (85-81) per Finkenstein - Ebendorf,ovvero una strada statale con curve dolcissime che attraversa paesini incantevoli bordesando il confine sloveno.

 

E' il nostro primo contatto con i paesaggi della ben nota Carinzia per poi entrare nel vivo del panorama incantevole (fiabesco direi...) della Stiria del Sud:ci fermiamo a mangiare su un laghetto al termine della 69 una strada only for bikers dove nel punto più in cima troviamo un chiosco per il biker-treffen.....incredibile !

 

Dopo un meritato pranzo (rigorosamente birra analcolica ma incredibilmente buona),ci mettiamo in viaggio alla volta di Graz sulla principale strada n° 76 che abbandoneremo a metà del suo naturale tracciato per una stradina secondaria:purtroppo sulla capitale Stiriana incombe un nuvolone minaccioso e cerchiamo di cambiare via via strade per evitare la pioggia che non ci perdonerà non appena giunto il grande centro.

 

Graz è la seconda città dell'Austria e ce ne rendiamo conto:vuoi per l'acquazzone,vuoi per un traffico elevatissimo,vuoi per un centro città non facile da gestire su due ruote,ci rendiamo conto che per visitare degnamente il capoluogo stiriano l'ideale è dedicargli almeno tre o quattro giorni.

 

In effetti fermarsi in centri minori come Stubing a pochi chilometri da Graz e raggiungere la stessa tramite ferrovia (in tutti i paesi della periferia ci sono stazioni automatiche per il biglietto che costa pochi euro.......),per poterla visitare degnamente è la cosa migliore.

 

Pernottiamo vicino alla stazione ferroviaria dove la nostra moto troverà degno alloggio nel garage dell'albergo di una nota catena francese.

 

Il mattino seguente ci recheremo allo Schloss Eggenberg sito alle porte della città e dedicheremo la mattinata alla sua visita : dominato da simboli e temi astronomici (365 finestre,24 sale di rappresentanza,affreschi per i 4 elementi ed i 12 segni dello Zodiaco nella Sala dei Pianeti),fu la residenza per l'appunto della dinastia degli Eggenberg ed è molto ben tenuto sia come costruzione che come parco e vi sono visite guidate anche in inglese (costo dell'ingresso di 6 euro a persona comprensivi dei due musei all'interno).

 

Sotto un caldo sole ed una leggera afa abbandoniamo la capitale stiriana alla volta di Barnbach attraverso la trafficata strada n° 70.

 

Questa piccola cittadina presenta la peculiarità di ospitare la St.Barbara Kirche ovvero una chiesa unica nel suo genere: dopo apposito referendum della popolazione locale , alla fine degli anni ottanta venne affidato il restauro all'eccentrico artista viennese Friedensreich Hundertwasser.

 

La chiesa è indubbiamente particolare:senza dubbio per un amante del classico non si potrà non ricorrere alla parola kitsch,e l'originalità dell'autore è discutibile (il richiamo a Gaudì è palese....),ma è da apprezzare l'omogeneità dell'esecuzione e la sua coraggiosità anche nell'esprimere una internazionalità delle religioni del mondo (la chiesa è circondata da 12 porte ognuna delle quali rappresenta una fede diversa).

 

Se l'esterno colpisce per l'uso forsennato del colore e delle linee curve,gli interni sono sobri e rigidi nella loro linearità ad eccezzione della fonte battesimale (pregevole la finestra della spirale della vita.

 

Il fatto che una delle altre peculiarità di questo centro sia la lavorazione del vetro (da due secoli) indubbiamente ha giocato a favore dell'opera e se interessa approfondire il discorso in centro si trova lo Stolzle Glas Center.

 

La giornata è splendida e la voglia di risalire in sella è tanta:ci attende una delle strade più belle che faremo,praticamente senza incontrare nessun altro mezzo,immersa in colline dolci alternate da boschi di conifere che ci riducono la visibilità con un tracciato sempre facile da controllare,senza nessun genere di stress nella guida.

 

E' così difatti che ci lasciamo alle spalle Voitsberg per attraversare Sodingberg, Geistthall , GrossStubing per giungere a KleinStubing:la nostra meta è l'Osterreichisches Freilichtmuseum (Museo all'aperto dell'Austria) che ci consentirà di farci una idea dell'architettura rurale di tutto il paese in una volta sola, oltre a farci sgranchire le gambe......

 

In considerazione della durata della visita (si prevedono dalle due alle tre ore) decidiamo di rimandare al giorno successivo decidendo di pernottare nel piccolo paese stiriano : troveremo ricovero in un albergo che ci ricorda i bed & breakfast irlandesi, vuoi per l'estrema gentilezza dei proprietari,vuoi per una certa rusticità indice del fatto che il turismo di massa qui non è (per fortuna) ancora passato.

 

Ceneremo a base di una mega Wiener-schnitzel con insalatona ben condita con il locale olio di semi di zucca,una bella birra da 0.5 lt. (2.40 euro),un ottimo caffè italiano,giretto per il paese e la stanchezza inizia a farsi sentire.

Il giorno dopo affronteremo il Museo all'aperto di Stubing che ci impegnerà tutta la mattinata sotto un sole caldo:ci vuole un pò di frescura dopo tutto questo camminare,e cosa c'è di meglio se non una bella visita alle più grandi grotte dell'Austria che sono ad un passo da qui?

 

Ci sono due entrate alle Lurgrotte : per noi la più vicina è quella di Peggau ovvero pochi chilometri più a nord di Stubing,l'altra è quella di Semriach,più ad est.

Il costo dell'ingresso è di 5 euro a persona per una visita guidata di circa un'ora abbondante;in realtà si possono fare anche visite molto più lunghe con costi maggiori in quanto le grotte sono veramente grandi e vive (in occasione di pioggia vengono costantemente invase,inoltre vi è una attiva popolazione di pipistrelli), ma ci accontentiamo di questo approccio e la giornata è ancora lunga.

 

L'effetto di frescura della visita speleologica ahimè è drammaticamente stroncato all'uscita della stessa:se dentro i 10°C costanti ci avevano sollevato dalle fatiche di Stubing,i quasi 30°C che ritroviamo all'uscita ci fanno pentire di non essere rimasti all'interno,con i pipistrelli (fledermause).

 

A questo punto ci vuole una bella "sgambata" sul nostro bicilindrico : la meta è verso est alla volta di Riegersburg per visitare l'omonimo Schloss (castello) di proprietà dei principi del Liechtenstein (sì , quelli del piccolo stato incuneato tra Svizzera ed Austria...).

 

La strada interna che faremo fino a Gleisdorf è molto bella , mentre dalla cittadina citata fino a Ilz (strada n° 65) , il traffico sarà notevole : abbandonata la 65 per la 66 alla volta di Riegersburg sembra di cambiare pagina.....sarà per l'avvicinarsi del tramonto sarà per il fatto che siamo più vicini (ancora una volta) alla Slovenia, comunque sia,l'atmosfera da favola è totale.

 

Ci appare come in una visione il castello arroccato in modo incredibile, ma dopo una curva la vegetazione si infittisce e aggiungiamo così il centro cittadino che ci sorprenderà per la cura del posto , la raffinatezza della gente . la discrezione e la silenziosità della zona pedonale, oltre all'ottima cucina che apprezzeremo su una veranda (assaggeremo il "turmschinken" ovvero un prosciutto la cui lavorazione è stata creata dalla famiglia friulana Formentini......una vera prelibatezza).

 

Per raggiungere il castello ci sono due modalità:o la via per i tosti (da centro paese un sentiero si snoda lungo la ripida collina, tempo previsto di cammino di un'oretta circa), o la via per i molli (funicolare attrezzata con vista panoramica,essendo tutta a vetri).

 

Come logico la prima possibilità è gratis (al di là del doversi poi rinfrescare con un bel bicchiere di most o di almdudler......appena giunti in cima), la seconda è decisamente più costosa ma anche decisamente meno faticosa........per cui si opta per la seconda (il clima è decisamente afoso).

 

Il castello risale al XIII° secolo : la sua posizione di totale dominio sulla vallata lo rese inattaccabile dalle invasione di Turchi ed Ungheresi al punto di circondarlo di leggende nel merito.

Al suo interno sono state allestiti due musei : uno è l'Hexenmuseum ovvero quello delle streghe,un dettagliato viaggio all'interno del fenomeno della "stregoneria" , dei processi che ne derivarono (l'ultimo nella zona si svolse nel 1745) , il tutto basato su fatti veri di cronaca del tempo,molto ben documentati, molto interessante.

 

L'altro è il Burgmuseum incentrato sulla storia dei proprietari del castello;inoltre è ospitata una mostra di uccelli rapaci (Greifvogel-Flugschau).

 

Tra ingresso e funicolare i costi non sono proprio dei più bassi, ma considerata la completezza delle informazioni,la perfetta manutenzione dell'insieme, ne vale sicuramente la pena !

 

Archiviato il secolo buio,ci accingiamo quindi a portarci ancora più ad Est ovvero ad abbandonare momentaneamente la Stiria per entrare nel Burgenland.

 

E' questo il land che confina con l'Ungheria e la sua storia ci indica trascorsi di passaggi di poteri di queste terre da un dominio all'altro fino all'integrazione dell'impero Austro-Ungarico; al di la' dei trascorsi delle vicende umane una delle peculiarità di questa zona è sicuramente il Neusiedler See ovvero l'unico lago di steppa dell'Europa Centrale.

 

E' profondo solo 1-2 mt. e non avendo sbocchi naturali l'acqua è salmastra,vero paradiso per gli amanti del birdwatching e' un po' il piccolo mare per chi abita in queste zone,ed il turismo qui è di grandi numeri.

 

L'unica località che possiede una spiaggia sul lago è Podersdorf ed è lì la nostra meta ben consci del fatto che troveremo affollamento e difficoltà di pernottamento, ma ne varrà la pena.

Per apprezzare al meglio il lago si decide di affrontarlo da Sud ovvero tramite un percorso ungherese:difatti proseguendo sulla 62 attraversiamo il confine per scorrazzare nei territori a sud di Sopron per riattraversare il confine austriaco a Pamhagen, riproponendoci di visitare l'Ungheria il prossimo anno (acquisto delle cartine in loco).

 

L'atmosfera che si respira sul lago al tramonto è suggestiva e ne approffittiamo per visitare lo stesso a bordo di una imbarcazione che ci portera' fuori da Podersdorf per circa un'oretta,assaporando pienamente il calare della luce e la brezza serale : un ottimo piatto di pesce presso uno dei ristoranti che affollano la passeggiata, valorizzerà ancor di più la splendida serata.

 

Il mattino seguente proseguiremo la circumnavigazione del lago alla volta di Eisenstadt,la città di Franz Joseph Haydn.

 

Il nostro percorso ci porterà poi a visitare altre località ben più note (Melk ad esempio) al di fuori di questi due land: ritorneremo in Stiria alla volta di Mariazell ovvero per la più importante meta di pellegrinaggio dell'Austria.

 

Qui il turismo è quello tipico di queste mete religiose ma un forte acquazzone ci costringera' a vivere la funzione all'interno della basilica in occasione proprio dell'arrivo di pellegrini con tanto di bastoni da viandanti e tenute da montanaro austriaco:sarà un momento gradevole,di totale distacco dal nostro peregrinare a due ruote,che ci fara' comprendere quanto i valori della fede cattolica in questa terra siano ancora fortemente radicati.

 

La singolarità dell'edificio è la contemporanea presenza di un campanile gotico tra due cupole barocche a forma di cipolla sulla base di una pianta tipicamente romanica, ovvero un certo stridore architettonico.

 

All'interno della chiesa la Gnadenkapelle spicca per la sua pesantezza barocca e per lo splendore di argento e oro in contrasto con la semplicità della statua della Madonna (a cui è dedicato il sito religioso) in stile romanico.

 

Dopo la pausa mistica proseguiremo su una bellissima strada zeppa di colleghi motociclisti (la 20) per visitare cittadine squisite come Bruck an der Mur e Leoben dove pernotteremo prima di lasciare definitivamente la Stiria per altre mete.

 

PER CHI VUOL SAPERNE DI PIU' :La Stiria (Steiermark) occupa una superficie di 16.387 Kmq ed ha una popolazione di circa 1.2 milioni di abitanti di cui 245.000 abitano la capitale ovvero Graz.

 

Se la capitale garantisce un interesse turistico consolidato (nel 2003 è stata capitale culturale europea...) è seppur vero che tante sono le cose che si offrono ad un mototurista che voglia relax,cultura,paesaggi,buona cucina, etc...

 

Una delle particolarità" della zona è la diffusissima coltivazione della zucca dai cui semi gli stiriani ricavano un particolare olio di colore verde-marrone (Kurbi-sternol) con cui condiscono le loro gemuse (insalate) e tutti i piatti regionali.

 

Storicamente fu di proprietà di Leopoldo V duca di Babenberg (1192) ed in seguito al Re di Boemia ed infine sotto il dominio degli Asburgo. Conflitti locali ed invasioni da parte di Turchi ed Ungheresi contrastarono la crescita demografica nel corso del XIV secolo.

Allontanata la minaccia turca a partire dal 1683 economia ed infrastrutture si svilupparono velocemente fino alle invasioni francesi del 1799,1805 e 1809.

 

Occupata dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale venne liberata prima dai sovietici e poi dagli inglesi che occuparono Graz fino al 1955.

 

Il Burgenland occupa 3.965 kmq e per un terzo è ricoperto da foreste : vi si trova la città più bassa dell'Austria a 117 mt. sul livello del mare ed ha una popolazione di 272.000 abitanti che vivono soprattutto nella parte settentrionale.

 

Ad Eisenstadt che ne è la capitale vivono 13.000 persone ed un quinto della zona del Land è di proprietà della famiglia degli Esterhazy una delle famiglie più ricche del Paese.

 

Storicamente fu una delle regioni più contese tra Austria ed Ungheria con passaggi di proprietà conseguenti.

 

Quando pareva che l'Ungheria ne avesse ormai definitivamente assunto il dominio , Ferdinando III d'Austria la riconquistò nel 1647.

 

In seguito anche l'Ungheria fece parte dell'impero asburgico : quando poi l'Austria perse la sovranità dell'Ungheria dopo la Prima guerra mondiale, la regione occidentale di lingua tedesca dell'Ungheria divenne parte dell'Austria con il trattato di St.Germain del 1919.

 

Nel 1921 la gente di Sopron votò per rimanere con l'Ungheria.

 

Il nome burg non deriva dalla presenza dei tanti castelli,bensì per il suffisso burg dei vecchi nomi dei distretti occidentali ungheresi.

 

Essendo la regione meno visitata dai turisti le informazioni presenti sono tutte in austriaco.

 

Una nota di carattere culinario : in 12 giorni in Austria NON abbiamo MAI assaggiato un wurstel o salsiccia di qualsivoglia genere; la cucina austriaca ha di ben meglio da offrire, credeteci !

 

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