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Così lontane e così vicine ! Nazioni che condividono la sofferta storia recente,ed un territorio con foreste ed estensioni incredibili scarsamente abitate,popoli riservati con attenzione estrema ai rapporti tra di loro,ma così peculiarmente diversi.
Così lontane da noi,ma così vicine per affinità legate al passato recente,dove rivivere il risveglio economico dopo anni di privazioni ci ricorda un po' l'Italia del boom !
Sbagliato etichettarle semplicemente come Repubbliche Baltiche : Lituania,Lettonia ed Estonia sono tre realtà distinte,Nazioni che solo dagli anni novanta possono vantare una vera indipendenza con la voglia di dimostrare tutto il loro valore.
Nazioni giovani quindi,anche nella loro bellissima popolazione : non fatevi ingannare dalla loro apparente freddezza,sono molto più cordiali di quanto non appaia se sapete superare la loro scorza ! |
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Fin dalla nostra ormai lontana esperienza scandinava (1993) il desiderio di scoprire "l'altro Nord" é sempre stato vivo : allora era troppo presto e la logistica non sarebbe stata certo agevole come lo é stata ora.
Avremmo visto solo Nazioni martoriate dal comunismo mentre ora abbiamo potuto visitare Paesi molto belli dove lo sforzo della ricostruzione voluta dalla Comunità Europea é più che evidente : ci auguriamo che questo sforzo venga ripagato dal loro intrinseco valore aggiunto,ma siamo ottimisti in tal senso.
Nell'affrontare questo viaggio abbiamo optato per il trasferimento dal Nord della Germania al traghetto (Lisco Maxima) che da Kiel porta a Klaipeda in Lituania : é una nave italiana uscita dai cantieri di Livorno nell'aprile di quest'anno (2009) ed é uno dei più bei biglietti da visita della nostra Nazione che suscita ammirazione nei viaggiatori, vuoi per il comfort, vuoi per le rifiniture di pregio.
La compagnia é la DFDS LISCO lituana e la sistemazione a bordo é alla portata di ogni tasca : una persona piazzata nelle comode poltroncine con moto al seguito spende una settantina di euro per un viaggio di circa 21 ore sul mare ; chiaramente i costi salgono per le cuccette dove si può arrivare a spese maggiori, anche se,confrontate con molti traghetti nostrani, i costi rimangono sempre "lituani" (vedi locandina allegata).
Se poi ci si vuole evitare lo stress dei chilometri di autobahn esiste la possibilità di caricare la propria moto sulle apposite carrozze della Deutsche Bahn (DB) (cercare in internet il temine "autozug" sul sito della DB) con partenza da Alessandria, Verona, Bolzano : la differenza dei costi dipende dai pernotti legati al trasferimento,ma tra benzina ed almeno un pernottamento tedesco,si può ben dire che la soluzione ferroviaria é da tenere in seria considerazione (bisogna prenotare per tempo).
Il tempo del traghetto potrebbe sembrare un "non-tempo" : in realtà questa sosta forzata a noi serve per lasciarci dietro gli stress lavorativi, per fare un vuoto mentale interiore per predisporci ad accogliere l'oceano di input che vivremo nei giorni successivi (lingue differenti,indicazioni stradali,rapporti con persone di altra cultura, paesaggi diversi dai nostri, etc..).
La moto é zen allo stato puro : se non vuoti la tua tazza, come puoi pretendere che qualcuno che la si possa riempire di nuovi contenuti ?
Abbiamo seguito l'idea di viaggio che riporta la Lonely Planet come "il meglio dei Paesi baltici" : fosse da rifare andrebbe impostato il viaggio visitando prima la Lituania,per poi passare alla singola Lettonia, (in barba al nome, cuscini assurdi !), terminando con l'Estonia per ripartire con un traghetto da Tallin per la Germania (Rostock ?), ovvero evitare il doppio passaggio (andata-ritorno) in Lettonia e Lituania, in tal modo diventa più facile, più organica, la visione "mentale" dei tre DIVERSI stati.
I pernottamenti sono stati scelti tramite Booking.com con grandi sconti visto che si era in aprile,maggio ; un paio di hotel invece li si é scelti dalla Lonely Planet : non tutti erano mappati dalla Navteq per cui si é dovuti ricorrere ai mezzi tradizionali (gentilissimo il lituano che a Klaipeda si é fatto in quattro per trovare questa nuova zona residenziale !).
La formula "Booking.com + TomTom Rider" fa perdere sorprese dell'ultima ora con "accomodation" insolite, ma da' sicurezza e si può viaggiare in tranquillità senza l'angoscia del pernotto.
Per le capitali si é optato per un numero di almeno tre pernotti (arrivo in serata per la prima notte, il giorno dopo visita in "braghini", come dice Fabio C. di Mantova, della capitale, e terzo giorno per visita di cosa c'è in zona fuori città, oppure ancora ci si é dedicati alla capitale dove valeva la pena come a Riga).
Uno dei criteri base era poi quello di un ricovero sicuro per la nostra amata due ruote, anche se da quel punto di vista NON sono Paesi rischiosi : grande Polizia in giro, in ogni dove telecamere di sorveglianza,ma soprattutto é il livello di criminalità percepito nel nostro Paese quello che ci crea i problemi anche all'estero.
I nostri pregiudizi ce li portiamo in viaggio, soprattutto quelli sulle popolazioni Rom, che qui poi sono proprio mal viste, e distinguere tra buono e cattivo é sempre più difficile in società multietniche.
Spiace difatti dover ammettere che quando dei ragazzi lettoni ci hanno fermato per avvertirci di qualcosa che non abbiamo capito subito, abbiamo pensato ad una truffa e li abbiamo trattati bruscamente minacciando di chiamare la Polizia: in realtà avevano ragione loro (piedino della Touratech del cavalletto che ha preso una strada aerea....), e ci volevano fare un favore.
Ne siamo rammaricati, e sono quelle cose che ti rimangono dentro negli anni : le incomprensioni anche legate alla lingua ti spingono a migliorati, a sforzarti nel comunicare meglio le tue sensazioni, e, forse, sono una delle cose che il "viaggio" insegna... |
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PERNOTTAMENTI: si é sfruttata ancora una volta la possibilità che offre il sito web "Booking.com", ma anche qualche sistemazione consigliata dalla guida (Lonely Planet) : in linea di massima ottime scelte con ottimi costi (dai 39 euro del motel di Parnu fino al massimo costo, pari a quelli medi del nostro Paese, per il castello in Lettonia).
Una scelta infelice quella di Riga ovvero il B&B consigliato dalla Planet : un posto con accessori notevoli (frigobar,micro-onde,stoviglie,etc...), ma su una strada rumorosissima, altro che nel cortile interno come recitava la guida !
Volendo si può spendere ancora meno : hanno una rete attrezzata di ostelli soprattutto nelle capitali, ed in ogni caso l'euro ci dà un buon margine nei confronti delle loro monete (litas,lats,kroon).
Come già sperimentato, quanto previsto all'atto della prenotazione, é stato puntualmente riscontrato nelle sedi raggiunte : i parcheggi erano super ispezionati da telecamere in ogni dove, come in tutte e tre le Nazioni, si può ben dire !
Consigliabile prenotare con largo anticipo per usufruire dei forti sconti di Booking.com : in ogni caso si può disdire (senza penali) anche 24/48 ore prima ! In queste tre nazioni, avendo una facilità incredibile nell'utiilizzo del web (molti alberghi lasciano l'uso del pc gratuitamente, internet cafè ce ne sono in ogni dove e se si é tecnologicamente autonomi il wi-fi è dappertutto), questa opportunità in caso di problemi tali da far annullare la vacanza, era stata da noi ben valutata.
PRANZI E/O CENE : oramai per i non fumatori come noi le vacanze non sono più un problema, una vittoria totale nei confronti dei tabagisti,non ce ne si voglia ! In realtà da loro la legge é applicata in modo intelligentissimo consentendo spazi corretti sia per chi fuma come per chi non lo fa e non lo tollera, all'aperto come al chiuso (anche in zone aperte al ristorante ci veniva richiesta l'opzione).
Per la prima volta,nell'ambito delle nostre esperienze,(non ci siamo mai andati in passato), abbiamo avuto il piacere di scoprire una qualità incredibile nei due ristoranti italiani presso cui abbiamo cenato : il "Bocca" di Tallin, oltre ad essere un posto più che raffinato come ambiente, ci ha servito un risotto al nebbiolo con petti d'anatra da veri gourmand.
Per una cifra analoga a quanto abbiamo speso, in Italia non si andava nemmeno in pizzeria !
La cosa divertente è che il cameriere Alessandro,certamente italiano, ci ha parlato in inglese per tutta la serata, e noi si é ordinato,chiesto il conto, etc... sempre tutto in inglese....
Stessa qualità ed attenzione ai dettagli per il ristorante "La dolce vita" di Tartu : la loro pizza prosciutto crudo e rucola confrontata con quella mangiata a Como appena tornati la dice ben lunga sul fatto che in Italia ormai si rischi di mangiare MALE (e pagare caro) in più di un locale !
Abbiamo sperimentato due microbirrifici in Vilnius, e degustato le loro birre dove si poteva : quelle estoni sono forti paragonabili a quelle belghe (cugine di secondo grado), mentre quelle lettoni sono più morbide, leggere le lager lituane come la Svyturys, ma tutte ottime comunque ; la migliore sicuramente la Le Coq Premium di Tartu.
La loro cucina tipica é bella tosta : i cepelinai lituani di Palanga sono ottimi ma ci vanno stomaci abbondanti (sono dei veri "zeppelin" da digerire) ; le orecchie di maiale con tanto di formaggino agliato e pane tostato sempre all'aglio é per intenditori.....
Le specialità estoni medievali dell'Olde Hansa di Tallin ci hanno estasiato per la loro particolarità,così come *molto* particolare é stato il piatto di Liepaja in Lettonia, (testicoli del toro) con tutte le doverose scuse al poveretto !
In buona sostanza si é sempre mangiato (e bevuto) molto bene senza stress da aglio e cipolla (nei piatti in cui vi erano la cosa era ben segnalata e bastava evitarli...).
Il caffè presentava differenze notevoli pur essendo sempre caratterizzato da nomi italiani (incredibile come la fantasia si sbizzarrisca all'estero sui nomi dei caffè para-italici), alcuni veramente buoni (tenete conto che siamo intenditori, lo prendiamo senza zucchero ed a casa...."nothing else!")!!
Alcuni locali sono indubbiamente caratteristici (vedi Olde Hansa di Tallin o Villa Flora nella penisola curlandese) ed in questo la Lonely Planet é sempre un aiuto prezioso per scoprirli pur non essendo del luogo, per quanto in questi Paesi il tempo scorre più veloce che da noi (new economy) e non avendo una guida aggiornata, alcuni avevano già chiuso (a Vilnius è stata una costante). |
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La moto del viaggio è stata una Moto Guzzi Norge 1200 del 2007 : chilometri alla partenza circa 23.100, (tagliando ai 20.000 km.), al ritorno 28.900 circa per un totale di quasi 6.000 km. in 19 giorni; consumi medi estremamente differenti dai 12 ai 25 km./lt in funzione delle benzine trovate, con grandissime differenze tra di loro.
Le benzine germaniche (eccezionale la 100 ottani della ARAL) già tra di loro presentavano notevoli diversità, quasi sempre in positivo ma nei Paesi baltici i consumi sono stati folli : non credo fosse tutta colpa della scarsa qualità delle benzine, ma credo anche del forte vento quasi sempre di fronte, e, complici le nostre borse non studiate alla galleria del vento come quelle originali, l'impatto dell'aria creava certamente questi pessimi risultati.
Buona la rete distributiva della benzina,con distributori di tutti i generi,la 98 ottani non la si trovava dappertutto però : i costi là erano più bassi che da noi ma non di tanto (€/lt. dagli 0,98 ai 1,15/1,20).
Unico problema per la moto l'allentamento di una delle viti del cavalletto centrale la cui perdita è stata prevenuta grazie alla dritta di un altro "norgista" in tour baltico come noi (grazie Cristiano !): il gommista lituano non ci ha preso nulla per la forte stretta con la brugola, tra l'altro la stessa confezione che ho io (ma la mia era in garage, a casa !).
Non succederà più : già effettuata la modifica con tanto di controdado dal buon Peppino !
Per il resto cosa posso dire : 1.267 chilometri al ritorno in una sola tirata con delle belle smanettate sulle autobahn teutoniche, dodici ore di sella dalle 7.30 del mattino a 20 km. a sud di Kiel, ed arrivo alle 22.35 a casa, e NON sentirli, dico NON sentirli, non un tiramento, non un male al polso o ad altre parti del corpo, una libidine !
Gran moto, gran gran moto, comoda al massimo, con prestazioni da super tourer senza averne l'ingombro, cose che si apprezzano in viaggi come questi dove ogni giorno la sella è casa tua !
Le strade : ovvero di tutto e di più ! Dallo sconnesso più bieco con rattoppi incredibili al limite del patchwork d'asfalto della strada lettone per Capo Kolka, alle scorrevolissime strade lituane, quasi da biliardo nella zona del Parco Nazionale di Zemaitija, zona motociclisticamente appagante dopo chilometri e chilometri di rettilinei tra i boschi !
Molte strade sono state realizzate con i fondi della Comunità Europea, come in gran parte di queste nazioni rimaste al palo sotto il dominio sovietico,altre sono ancora allo stato originario e ciò spiega le differenze ; qualche sterrato ce lo siamo beccato, ed indubbiamente su questo tipo di strade il California ci dava più sicurezza, vuoi come forcella, vuoi come gomme ed assetto di guida.
In effetti quest'inverno provvederemo a modificare forcella e ammortizzatore monobraccio posteriore con l'apporto decisivo del nostro storico concessionario.
Non abbiamo mai trovato parcheggi per moto specifici, ma non essendo fiscali come i tedeschi se ti fermi in zone non proprio congrue, non ci sono problemi ; un po' esosa la richiesta per il parcheggio a Nida nella penisola curlandese, che non ha tenuto conto del fatto che la nostra fosse una moto !
Un po' di noia lungo i rettilinei tra foreste e pianura ,ma lo si sapeva già alla partenza, ed in fondo anche quei rettilinei sono zen allo stato puro.....
Abbiamo trovato qualche mototurista europeo (italiani alcuni, direi rigorosamente muniti di moto teutoniche, perchè, come mi disse un mototurista italiano sul traghetto per la Scozia,"...con le Guzzi NON si può fare mototurismo....."), mentre i locali avevano o moto da smanettone, oppure dominavano i bykers con custom di vario genere, alcune indubbiamente parecchio costose e strane (a Vilnius in specie).
La nostra moto é stata fotografata più e più volte come una vera e propria star, a volte in modo anche impertinente come successo con la russa o polacca che fosse che si é appoggiata al mio casco per la posa, sul traghetto per la penisola curlandese (l'ho fulminata con gli occhi !).
A Parnu abbiamo trovato in hotel una rivista di motociclismo (MOTOCYKL vedi allegato) del luglio 2008, in polacco: all'interno come servizio centrale,( Polowane na trolle) cosa ti trovo ? Ma tutto e di più sulla Moto Guzzi Norge 1200, chiaramente !!
Interessanti i cartelli con il "buco nero" in Lituania : uno si aspetta una buca, come in Bulgaria, invece nulla ! |
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PREMESSA : queste poche righe sono la summa di quanto da noi percepito, vuoi dalla lettura della Guida, vuoi visitando i luoghi che ci siamo promessi di vedere, non si ha certo la pretesa di fare un trattato in materia.
Le differenze tra i tre Paesi sono indubbiamente legate al loro passato storico prima della dominazione nazista e poi sovietica.
La presenza polacca per più secoli ha condizionato la Lituania, anche dal punto di vista religioso (comunque una popolazione omogenea rappresentando l'83% dei residenti), essendo cattolici, altresì l'Estonia avendo avuto per parecchio tempo una presenza svedese, una lingua di derivazione ugro-finnica, ed anche un clima più rigido, (sono di fatto pagani) é il più scandinavo dei tre.
La Lettonia ha subito pesantemente una vera e propria pulizia etnica da parte dei sovietici che ne hanno ridotto la popolazione al punto che la maggioranza di residenti è di etnia russa con tutte le problematiche che ne derivano, non ultime quelle legate alla Comunità Europea che pretenederebbe maggiore rispetto da parte delle autorità lettone nei confronti di questa comunità.
Di fatto i diritti politici e civili sono garantiti solo a chi conosce il lettone come lingua, la storia ed i costumi della Lettonia, ovvero chi ha sostenuto un esame che ne comprovi tali conoscenze, ed i russi hanno qualche difficoltà ad ottemperare a tali obblighi venendo così relegati a ruoli sociali non certo di primo livello : la CE vorrebbe un vero e proprio bilinguismo e maggiori garanzie per la comunità russa ed ultimamente il governo lettone ha preso maggiori impegni in tal senso (anche per non perdere i fondi comunitari fondamentali per lo sviluppo del Paese).
Abbiamo visitato il Museo dell'Occupazione, un vero e proprio bunker in centro a Riga dove le testimonianze degli orrori perpetrati dai due portatori di baffi (Hitler e Stalin ben presenti all'inzio delle sale), non lasciano adito a dubbi cosa significhi vivere senza libertà per decenni, quasi un secolo.
In buona sostanza tale genere di documentazione é comune in tutti i Paesi che appartenevano al blocco sovietico e la pagina di storia che abbiamo vissuto dalla caduta del muro di Berlino ha una valenza incredibile, proprio perchè per questi Paesi lo sviluppo economico per loro é una situazione come quella che si generò per noi nell'ultimo dopoguerra.
La conquista dell'indipendenza dal dominio sovietico ha avuto sviluppi differenti dove in Lituania é stata quasi indolore, mentre negli altri due Paesi (soprattutto in Lettonia) la cosa é stata più che sofferta : accomuna le tre nazioni la protesta pacifica che portò due milioni di persone a tenersi per mano partendo dalla piazza della cattedrale di Vilnius (una piastrella ad hoc della pavimentazione ricorda l'evento e la tradizione prevede una sorta di rito scaramantico), per attraversare Riga e terminare a Tallin.
Oggi in queste Nazioni si percepisce chi ha goduto rapidamente della ricchezza del capitalismo (le Lexus, Jaguar, Bentley, Mercedes e BMW si sprecano), chi ne ha usufruito in maniera minore ha comunque svuotato il parco del nostro usato (soprattutto AUDI sicuramente provenienti dalla Germania, ma anche molte ex francesi).
La scarsa densità di popolazione ne condiziona l'organizzazione societaria : le città sono popolose mentre il resto del territorio é di fatto poco o nulla abitato : il loro carattere è molto riservato, discreto, ma ciononostante disponibile, pratico.
Abbiamo constatato più di una volta che per risolvere qualsivoglia problema si fanno in quattro senza tanti giri di parole inutili,come da noi : per loro i gesti sono più importanti delle parole e lo dimostra la grande importanza che danno ai fiori, vero e proprio sistema di comunicazione (l'importante é che i mazzolini siano sempre in numeri dispari, guai a consegnare un mazzo con pari numero !!!).
E' indubbio che un estone o un lettone dice in un anno le parole che un italiano pronuncia in una sola giornata !
Direi che il loro comportamento è sereno, privo delle tante, inutili, ansietà latine, determinato,c oncreto senza le maniacali applicazioni delle rigidità teutoniche : forse una certa passività nell'accettazione del quotidiano é stata la causa che ha consentito la costanza storica dell'occupazione prima nazista e poi sovietica.
La sfida, come per gli altri Paesi dell'ex-blocco sovietico é superare il momento della ricostruzione forzata con il contributo dell'Unione Europea per camminare con le proprie forze creando economie stabili, autonome, magari evitando di ripetere i nostri errori, aiutandoci negli scambi reciproci di forza lavoro, materie prime, attività commerciali, etc...
Tutti guardano alla Cina ed al suo rapidissimo sviluppo economico, ma l'Europa in questi Paesi ha tantissimo da scommettere ! |
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Le aspettative sono la cosa più importante in un viaggio : le immagini delle riviste, i servizi televisivi, i racconti di chi ha prima di noi visitato un Paese, sono a volte cose che ci condizionano nel giudizio di una vacanza.
Meno che mai poi bisognerebbe fare confronti tra vacanze effettuate o Paesi visitati : ogni esperienza va considerata a sè, assolutamente, senza paragoni di nessun genere.
Uno degli stimoli che ci ha spinto a fare questa scelta quest'anno é stato indubbiamente un servizio televisivo su una rete tedesca dove si parlava ampiamente della Penisola Curlandese ed in molte interviste agli abitanti del posto,venivano raccontate le esperienze relative alla dominazione sovietica, alle espropriazioni di case e terreni con successiva richiesta di affitto per proprietà che tali non erano più per l'azione protervia dello Stato.
Bisogna comprendere il fatto che queste popolazioni sono state prima devastate dalla dominazione nazista e poi grazie allo scellerato patto Ribbentrop-Molotov, da quella sovietica : che sia per questo che una certa diffidenza verso lo straniero sia ben percepibile ancora oggi ?
In ogni caso, nella loro storia trovare un periodo in cui siano stati sovrani a casa loro diventa ben difficile ed in fondo questo un po' ci accomuna : oggi la voglia di dimostrare cosa valgono, alla luce di una vera indipendenza (ma lo é poi ?) di affermare i loro valori, il loro stile di vita, sembra essere un fattore essenziale delle loro società, sperando solo che non scimmiottino i lati peggiori del capitalismo all'americana, rinnegando le proprie tradizioni, come stiamo facendo, ahimè, noi !
Sono Nazioni in cui vi è grande attenzione ai giovani, per altro persone serie, ben educate e preparate : il responsabile del Tartuff (Tartu Film Festival,un evento molto importante in Estonia, il loro Festival del Cinema di Venezia, tanto per capirci) era un ragazzo di 24-26 anni, ed é impensabile da noi pensare di vedere ragazzi dai 17 ai 25 anni seguire film impegnati come quello da noi visto insieme a loro, senza uno squillo di cellulare, senza borbottii,o altro, tutti profondamente interessati, silenziosi ed attenti, in un sola parola BENEDUCATI !
In molte città abbiamo visto piste dedicate allo skateboard dove adolescenti si scatenano su ogni tipo di rotella, con poche precauzioni tra l'altro (nè ginocchiere, nè caschi), così come trovare campi per il basket é la norma, a volte in zone scarsamente abitate (in Lituania nel nulla di un verde pressochè continuo, al comparire di una fattoria sovente l'altra cosa edificata era proprio un campo da basket !).
E' indubbio che, stante una speranza di vita fino ad ora molto bassa (la media è sui 66 anni), la componente giovanile sia essenziale, dominante, e ciò non pone problemi legati alla previdenza sociale o alla sanità per altro inesistenti, ma se le cose, come prevedibile, cambieranno e gli effetti legati l'inquinamento chimico-nucleare scellerato dei sovietici (i tetti sono per la gran parte di eternit !), verranno meno, dovranno affrontare il discorso pensione-sistema sanitario con tutte le conseguenze sociali del caso che noi ben conosciamo.
Come in altri Paesi dell'ex blocco sovietico, le Nazioni a cui debbono fare prevalentemente riferimento per i loro rapporti economici sono comunque, volente o nolente, la Russia, i Paesi Scandinavi, la Polonia e la Germania, mantenendo un filo continuo con la storia (e la geografia non é una opinione), e la forte presenza di turisti di queste Nazioni ne é la riprova palese !
Delle tre capitali quella che ci é piaciuta di più, é sicuramente Riga, la VERA capitale baltica; Vilnius ci é sembrata una nostra cittadina di provincia, mentre Tallinn con quella piazza da parco dei divertimenti ci ha un po' stupito e deluso, meno male che fuori dalla città vecchia,"only for tourist", il tutto migliora decisamente.
Saranno state le foreste, le lunghe interminabili strade, la quiete dei sentieri nei boschi, la gente sempre calma con movimenti lenti e misurati, la scarsa densità di popolazione, ma ciò che é certo é che questi Paesi ci hanno dato una grandissima pace interiore, una facilità di razionalizzare i nostri pensieri come non mai.
Certamente viverci é tutt'altra cosa ed il clima invernale mette certo a dura prova ogni capacità di resistenza anche ad una certa solitudine: il faro di Ventè con il suo edificio per gli studi ornitologici, ci ha fatto venire una gran voglia di fermarci per sempre, ma vedendo le foto di come sia quella località in pieno inverno, la fa scappare subito ! |
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Un capitolo a parte andrebbe dedicato esclusivamente per le tante, tantissime, incredibili bellezze femminili, al punto di averne la nausea, ma anche i maschietti non scherzano e sembra di essere sempre in una sfilata di moda con top model da schianto.
A Vilnius poi sembrava di essere in un party riservato solo ai "belli" massima età di trentanni, anche se c'erano più adolescenti che altro; a Riga poi l'esplosione della bellezza femminile era totale riguardando anche delle gran belle quaranta, cinquantenni.
Popolazioni comunque molto riservate, molto attente alla loro privacy, sicuramente con l'obiettivo della famiglia (tante coppie giovani con figli) : sicuramente a Tallin gli addii al nubilato o al celibato sono una caratteristica e fanno festa (l'alcol e le limousine la fanno da padrone e per lo più sono russi o inglesi), ma in linea di massima non sono poi così goderecci ed i costumi sono sicuramente morigerati (spiaggia per sole donne a Parnu, nelle terme vige una rigorosa divisione sessuale).
Gustoso l'episodio con il poliziotto in Lettonia (sicuramente russo) che a seguito delle mie domande sul pagamento o meno del pedaggio di un ponte nella zona di Jurmala esternava un categorico: "motozikli ? Niet !" direi perentorio e definitivo, ci abbiamo riso per tutta la giornata !
Una cosa che abbiamo trovato divertente è stata l'usanza nei mercati popolari di vendere le borse di plastica o di carta "griffate" : di solito erano persone anziane di sesso femminile che fornivano quelle borse che da noi sono l'omaggio nei negozi di abbigliamento mentre là sono evidentemente uno status symbol, pur essendo alla portata di tutti (poi che all'interno delle buste vi siano cose di poco costo, poco importa, ma la busta fa fare comunque una bella figura....).
Pochi, pochissimi turisti, e quelli presenti per la maggior parte tedeschi, russi e polacchi : una babele di lingue, si potrebbe pensare, ma in realta' essendo popolazioni poco comunicative non é stato cosi'.
Volendo pagare sugli autobus a Riga, ed essendo loro attrezzati per farlo con il telefonino (come nei parcheggi), eravamo un po' in difficolta' : nessuna parola,l'autista (russo ?) ha digitato il costo del biglietto su una calcolatrice e ritirato la nostra moneta senza un fiato.
Inutile dire che i loro bus hanno pannelli luminosi che indicano le varie fermate con tanto di scansione sonora della stessa,cosa che facilita la scelta di quando scendere : non so nelle vostre province, ma da noi se i pannelli ci sono indicano SOLO il capolinea,e non parlano....ci pensano i passeggeri a riempire l'aere di parole (inutili per altro).
Le toilette pubbliche baltiche meritano un discorso a parte : indubbio che, in primis, ci sono, cosa che da noi così non é costringendo i turisti ad esborsi di consumazione obbligatorie presso bar e ristoranti.
Il problema è *come* sono : ero bambino quando da noi si trovavano latrine come queste o gli storici vespasiani i cui afrori però non erano dissimili, un vero e proprio salto nel tempo (occhio a dove mettete i piedi nel saltare, pero' !).
I loro mercati come quello di Riga o di Liepaja : incredibili, una moltitudine di colori, una incredibile varietà di carni, pesci, fiori, abiti sgargianti, calzature, quasi ti fanno girare la testa, soprattutto se si pensa a cosa erano i banchi dei negozi sotto il dominio sovietico !
E che razionalità nella disposizione delle merci, nei percorsi tra i banchi attrezzati di tutto punto a dimostrazione di quanto questo genere di commercio abbia ancora un valore da loro.
Curiosità storica la capigliatura da punk di San Casimiro rappresentata nella cappella a lui dedicata nella Cattedrale di Vilnius :e poi qualcuno esterna frasi del tipo "....ma guarda come si conciano i giovani d'oggi...." dimenticandosi che, ad esempio, un giovane di ieri, che vendeva stoffe di pregio, si mise a vestire di stracci marron scuro e girare a piedi nudi per l'Italia centrale!
Sempre a Vilnius non abbiamo potuto esimerci dalla tradizione di esprimere un desiderio girando a 360° in senso orario intorno alla mattonella con la scritta "stebuklas" (miracolo) che segna il punto della piazza della cattedrale dove terminava la catena umana tra Tallinn e Vilnius formata da due milioni di lituani,l ettoni ed estoni in segno di protesta contro l'occupazione sovietica.
Ed il miracolo lo hanno fatto proprio loro con la loro protesta pacifica,con la loro determinazione nel riconquistare la libertà perduta: a noi un certo brivido nella schiena ci é venuto nel visitare i luoghi carichi di significato come questo ! |
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