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BodenMap

Quello che è il Bodensee per i tedeschi per noi è il lago di Costanza, ma definirlo così è molto riduttivo : è una vera miniera d'oro per il turismo di tutti i generi.

Circa 300 chilometri di piste ciclabili lungo la periferia del lago ed in parte nell'interno,gite in battello, terme bellissime, un entroterra con dolci colline e strade perfette, frutteti,vigneti e luoghi di attrattiva di tutti i genere, vuoi di tipo ambientalistico che di qualsivoglia genere (museo Zeppelin,museo delle Rolls-Royce, etc...).

Si possono passare anche due settimane qui senza avere il problema del "cosa fare" e questo attraversando i tre versanti nazionali,cioè quello tedesco, quello svizzero e quello austriaco.

Il primo approccio del turista, di norma, è il semplice attraversamento tornando dalle cascate sul Reno a Sciaffusa, magari con una breve tappa a Costanza, ma se si torna più e più volte si scopre quante cose questa zona sa offrire : non ultima una buona cucina e vini discreti, oltre ad ottime birre locali.

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TraghettoKonstanzMeersburg1La distanza dalle nostre zone non è elevata ed in mezza giornata si arriva comodamente impostando un itinerario di viaggio "veloce" : se invece si vuole fare mototurismo di qualità anche nella trasferta, il passo dello Spluga e la via Mala svizzera offrono spunti interessanti allungando la trasferta all'intera giornata.

 

Ma anche abbandonare la noiosa autostrada elvetica e transitare nell'Appenzell e nella zona di San Gallo offre panorami validi a patto di rispettare rigorosamente il Codice della Strada ! Insomma si può programmare facilmente la trasferta in mille modi.

 

Il lago ha diversi versanti e si può evitare la noiosa strada lungo il lago "tagliando" con i comodi traghetti che collegano il lato sud a quello nord : ad esempio il Konstanz-Meersburg è frequente, veloce, economico.

 

Identificando le tre nazioni che si affacciano sul lago è opportuno dedicare specifiche trasferte all'esplorazione di ciascuna di esse : la possibilità di vedere le tante attrazioni presenti deve garantire di apprezzarne in pieno la qualità delle diverse offerte.

 

In passato abbiamo visitato più volte l'Isola di Mainau di proprietà della famiglia reale Svedese, una meraviglia per gli amanti del relax e della botanica, ma borghi incantevoli come Meersburg, o la grandiosità del Castello di Salem, od ancora la tranquillità delle palafitte e del borgo di Unteruhldingen non sono da meno.

 

Il panorama che si gode dal monastero di Birnau può essere una distrazione dopo una mezza giornata passata tra i dirigibili del Museum Zeppelin a Friedrichshafen (cittadina che merita anch'essa una visita), e se siete proprio stanchi le terme di Meersburg offrono momenti di massimo relax !

 

Se poi amate la meccanica o la tecnica al di là dei dirigibili qui c'è solo l'imbarazzo della scelta : dal Museo delle Zundapp a Sigmaringen, a quello delle Rolls-Royce a Dornbirn sul versante austriaco, a quello più eclettico definito "Automuseum" in quel di Wolfegg, e per gli amanti del fermodellismo non si può perdere il Modellbahnshow di Merklingen !

 

Sul versante svizzero poi la curiosità vi può portare a Markthalle Altenrhein dove si può ammirare la classica forma architettonica dell'austriaco Hundertwasser ; se poi Salem non vi è bastato c'è sempre il Castello con Parco di Arenenberg, ma anche il Museo all'aperto che con percorsi didattici illustra il territorio e le sue abitazioni può essere intrigante così come la montagna delle scimmie (Affenberg).

 

Se tutto ciò non vi basta, avete tutta la parte interna di tipo collinare con frutteti e vigneti a dismisura, aziende agricole biologiche che offrono degustazioni dei prodotti locali, paesini incantevoli, stradine perfettamente asfaltate con segnaletica perfetta, parcheggi dedicati alle moto (gratuiti e che vengono fatti rispettare), insomma tutti i requisiti per vacanze mototuristiche ideali, a patto di NON cercare la velocità e rispettare TUTTE le regole del posto, in primis quelle stradali !

 

La Badenia (Baden) è una zona veramente bella, ricca di paesaggi di qualità, peculiare, qualcosa di più qualitativo di quanto non siano le zone più note agli italiani (Foresta Nera e Baviera) : in effetti la scarsa presenza di turisti non tedeschi può rendere difficile l'approccio linguistico (parlano svevo ed anche per chi conosce il tedesco non sempre è facile capirsi), ma questo non è mai un problema per chi vuole vedere il mondo !

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Ahhhhcivoleva1PERNOTTAMENTI: consigliabile cercare nell'interno e non sul lungo lago dove i prezzi schizzano alle stelle e dove si paga ANCHE la tassa di soggiorno ; a nemmeno dieci chilometri dalla costa del lago si trova di tutto e di più con la serenità di borghi tranquilli, in campagna, senza disturbi di traffico.

 

Così è stata la nostra scelta in quel di Bermatingen, il paese delle case a graticcio (come se gli altri non le avessero...ma si sa, sono fatti così gli anglosassoni).

 

Alla nostra moto il paesino è talmente piaciuto che non voleva più andarsene....(e dalle torto !).

 

Non era il periodo, né il clima, ma si tenga presente che comunque si è vicini ad un grosso lago, ergo munirsi di sistemi repellenti anti zanzare è una cosa di cui tenere conto : la scelta della campagna significa voler dormire tranquilli, e questi fastidiosi insetti sovente rappresentano una fonte di stress vacanziera.

 

CIBO : Oltre alla tranquillità, alla cortesia proverbiale, all'EDUCAZIONE (cosa rara oramai nel nostro bel Paese) ci ha sorpreso una ottima cucina : in linea di massima,non gradiamo la cucina tedesca che troviamo spessa, pesante, e dopo qualche giorno, nelle grandi città parte la ricerca ai sushi bar per far riposare fegato e reni, ma qui NON è stato così e la cosa ci ha in parte sorpreso.

 

E' una zona in cui la grande distribuzione è la vera sconfitta : uova, carni, formaggi, verdura e frutta sono del posto dove tali prodotti locali sono di qualità e reggono l'economia ; facile vedere al mattino i camion che riforniscono ristoranti e strutture d'accoglienza varia che portano prodotti d'eccellenza frutto del lavoro di tante aziende del posto.

 

Ottime le carni, così come il pesce, eccezionali le verdure (era il periodo degli "spargeln" ovvero quei bellissimi e buonissimi asparagi bianchi e ne abbiamo approfittato), ottima la birra locale,leggera e che non appesantiva nel "dopo".

 

I costi poi più che accettabili soprattutto se confrontati con le ormai impossibili pizzerie della nostra piccola provincia !

 

Nelle varie città visitate, sovente apprezzate le ottime torte con un rapporto qualità, prezzo-quantità imbattibile : spesso i nostri pranzi si sono basati su questa scelta anche perché dopo le ottime colazioni mattutine, nell'ottica dei nostri "cenini" nella nostra "Zollerstuben", una "tortazza" ci stava bene...

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Nonvolevaandarevia1La moto del viaggio è sempre la nostra Moto Guzzi Norge 1200 del 2007 : chilometri alla partenza circa 33.000, al ritorno 34.000 circa per un totale di quasi 1.000 km. in 4 giorni, tolti i viaggi di andata e ritorno in zona abbiamo fatto pochi chilometri essendo le destinazioni molto vicine tra di loro ; consumi medi tra i 5,5 ed i 6,5 lt/100 km..

 

Benzina svizzera ed austriaca (la' dove costa meno, in Germania la 95 batte sugli 1,50 euri circa).

 

Strade bellissime, ben asfaltate, senza false pendenze, segnaletica perfetta come sempre,corrispondenza costante tra quanto visto sulla strada e le segnalazioni del navigatore, nessuna difficoltà.

 

Zone del lago trafficate (camion nei giorni feriali e molti turisti) e quindi sofferenza (molte le postazioni di autovelox fisse, attenzione, rispettare SEMPRE i limiti di velocità), meglio nella zona interna dove le stradine di campagna sono un vero godimento nel verde più verde che c'è !

 

Era la prima volta che usavamo il mezzo con passeggero e borse (pieno carico) dopo le "modifiche invernali" ovverossia la sostituzione del mono posteriore con molla Ohlins e le cartucce aggiuntive alla forcella anteriore in base al kit proposto dalla ORAM di Milano.

 

Incredibile : la moto è diventata guidabile, stabile, senza noiosi beccheggi e con un comfort sui terreni un po' sconnessi che non conoscevamo ; il comportamento a pieno carico la rende fruibile come se si guidasse da soli, anzi, la rigidità attuale qualche difficoltà nella guida più sportiva in solitaria la da' (la regolazione è al minimo), ma certamente con il caldo estivo questo inconveniente diventerà meno rilevante, e con l'uso la rigidità comunque diminuirà certamente.

 

Insomma ne è valsa la pena e se proprio vogliamo cercare difetti a tutti i costi una Norge 2.0 dovrebbe avere solo un po' di cavalli in più ; anche la sostituzione della boccola dell'asta di reazione ne consente un uso meno a strattoni, più dolce.

 

E' indubbio che la case vanno sempre più esasperando la possibilità data all'utente di adattare il mezzo alle proprie esigenze sfruttando l'elettronica, ma ciò rende sempre più dipendenti da questa i nostri mezzi, al punto che interventi di fortuna in caso di panne sono impossibili.

 

A tal proposito, purtroppo, abbiamo conosciuto l'onta del carro-attrezzi ! Il giorno della partenza, al mattino, dopo l'ennesima notte di scrosci pazzeschi (la moto è sempre stata fuori e si è beccata acqua continua per tre notti, ma questo non è un alibi per una moto nordica) l'avviamento è totalmente morto : si pensa subito alla batteria (giri brevi, molte accensioni e medie basse) ed avendo i cavi nel bauletto, nonché vedendo trafficare la nostra vicina di camera sulla sua auto, mi faccio "prestare" la sua batteria.

 

Niente, non è la batteria, non tenta nemmeno uno spunto, proprio tutto morto ! Memore di quanto detto più e più volte (con le moto di oggi in caso di panne l'unica speranza è avere campo con il cellulare per chiamare l'assistenza stradale), chiamiamo Genertel-Europe Assistance in Italia.

 

Sisiamonoi1Parlo con una persona efficiente, calma, competente, che ha solo qualche difficoltà a capire i nomi teutonici (indirizzo e locaità), ed apprezzo la funzione del navigatore "dove mi trovo" che mi da' pure latitudine e longitudine ; dopo una quarantina di minuti ci chiama la centrale operativa tedesca da Monaco di Baviera per avere conferma di nominativo e posizione.

 

Passa ancora tempo (si sa...) ed alfine giunge il carro-attrezzi ; l'omino ci spiega che domani in Germania sarà festa per cui nel pomeriggio si "sbaracca", difficile trovare qualcuno che abbia il tempo di fare una diagnosi efficiente e riparare il guasto, probabilmente si rimanderà tutto a venerdì !

 

Gasp !

 

Nell'attesa del carro attrezzi in effetti il problema lo si era individuato : abbiamo fatto la simpatica conoscenza con i "mini-fusibili" tipo casa delle bambole definiti come "secondari" che comandano pinzillacchere come le bobine di accensione congiuntamente alle luci di posizioni, ad esempio.

 

Nel caso, PROPRIO questo fusibile è fulminato (posizioni spente al giro della chiave), al che lo sostituisco con quello analogo di riserva (15 A) che c'è nello scatolotto, giro la chiave, e lo stesso si brucia di nuovo ! Capperi, altri non ne ho di analoghi e non sfrutto quello da 20 A presente (se si è fulminato per la seconda volta, penso, il problema è a monte....teleruttore in corto ?).

 

Si cerca di spiegare quanto sopra all'omino del carro attrezzi che non sembra cogliere il nostro tentativo di diagnosi e prova a mettere la moto in accensione "spingendo" la stessa, il pilota, le borse, etc.... (terreno in piano,si noti),con la mia contrarietà, in quanto so benissimo che è inutile.

 

Quando si è quasi staccato un polmone, anche l'omino comprende l'inutilità della cosa e si decide a caricare il mezzo in panne sul carro attrezzi : massima efficienza teutonica, sa dove mettere la cinghie e come trazionarle, io ed il mezzo apprezziamo !

 

Nel viaggio verso...(già verso cosa ?) nel furgone, ci spiega che la concessionaria Guzzi è a 90 km. ed è fuori dalla sua area di competenza per cui ci porterà verso una sua conoscenza che un tempo riparava Moto Guzzi....mah...la cosa non mi convince e mi attivo chiamando il presidente del MGWC, magari abbiamo contatti in zona !

 

Arriviamo a destinazione, cioè arriviamo ad un............BAR ! Un bar ? Sì, uno di quei locali come quello di Primaluna in Valsassina o quello di Favre a Borgofranco d'Ivrea con tanto di V35 III in vetrina appeso al soffitto : scarichiamo la moto e dopo un po' arriva un multitatuato longilineo che abbozza una frase in italiano con entusiasmo "....le moto italiane non si fermano mai, cos'è successo ?".

 

Sielanostramoto1Incredibile : costui è un canadese innamorato delle moto italiane che ha lavorato nella concessionaria Guzzi della zona e quando la stessa ha chiuso ha deciso di aprire questo bar dove un po' "paciocca" delle elaborazioni sugli smanettoni appassionati della zona.

 

Dopo molto poco mentre mi richiama il presidente del MGWC, il rombo del bicilidrico lariano scuote l'aria : difficile capire l'emozione del sottoscritto se non si è motociclisti, il vagito di un neonato ci scuote di meno, forse !

 

Erano DUE i fusibili fulminati e bisognava PRIMA sostituire quello più piccolo prima di mettere quello da 15 A : mi da' dei mini-fusibili di ricambio, e nonostante le nostre insistenze per pagargli qualcosa NON ne vuole sapere...

 

Nel frattempo si è messo a piovere a dirotto, quel minimo di tensione si è sciolta, ma è mezzogiorno passato e di strada da fare ne abbiamo un po'.

 

Ma la realtà è che la nostra moto era più saggia di noi.....bisognava fermarsi ancora in quelle zone, magari fino a venerdì, o perché no....fino a domenica, o forse meglio ancora trasferirsi proprio (e non è detta ancora l'ultima parola) !

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IsleOfFlowers1I timori di molti italiani nei confronti della Germania non hanno alcuna spiegazione logica se non quella di un imprinting negativo legato alle vicende dell'ultimo conflitto ed al genocidio ebraico, ma allora perché non avere analoghi timori per andare negli U.S.A. dove lo sterminio dei nativi non è stato meno efferato, o in Spagna visto che in Sud America non sono stati meno trucidi ?!

 

Se il problema è la lingua, quello è un falso problema visto che l'italiano sa SOLO l'italiano nella stragrande maggioranza dei casi e comunque NESSUNO sa tutte le lingue dei Paesi che attraversa e l'inglese scolastico non aiuta più di tanto, e comunque, il viaggiatore non si pone questi limiti.

 

Eppure, ancora oggi, quando diciamo che andare in Germania è una delle più grandi soddisfazioni turistiche non veniamo creduti : è vero sono un po' fiscali sui parcheggi o sulle regole del Codice della Strada, ma è anche vero che se si entra nella loro logica tutto diventa più facile, privo di ogni ansia latina.

 

Se tutti rispettano le regole del vivere civile, se c'è educazione ed attenzione agli altri, ogni tempo, ogni luogo diventa vivibile, sereno, privo di inutili patemi : superare le Alpi vuol dire comprendere che tutto ciò esiste, e che il NOSTRO mondo italico è fuori fase !

 

Un banale esempio : le rotonde all'inglese (l'inventore è un inglese morto recentemente,i francesi hanno copiato e noi da loro), richiedono che si metta la freccia quando si esce dalla rotonda stessa, ovvero quando si CAMBIA direzione partendo dal principio che la rotonda stessa non è null'altro che una continuazione circolare della strada che si percorre che consente l'inversione di marcia senza intoppi della circolazione nè rischi in caso di nebbia (nasce nel Regno Unito, guarda caso....).

 

E' un principio semplice, basilare, eppure in Italia NON vi è nessuno che lo rispetti e tutti mettono le frecce a capocchia ingenerando una confusione tremenda : certo quando arrivarono le rotonde in Italia, queste erano per noi una "novità" e bisognava avere l'umiltà di mettersi a STUDIARE, a capire COME funzionano....cosa che per l'taliano leggere, studiare, informarsi, conoscere, sono parole prive di significato, come le istruzioni di ciò che acquistano, mai lette.

 

Europa Unita dovrebbe dire questo, uniformità nel miglioramento, limando i propri difetti e le proprie arretratezze culturali nell'ottica di una evoluzione delle nazioni che si fondono : sicuramente un risultato positivo rispetto al passato vi è stato, ma l'accelerazione forzata della unificazione ha un po' castrato un amalgama tra i Paesi fondatori che stava iniziando.

 

PheasantOfFlowers1Giriamo l'Europa dal 1991 e ad ogni rientro in Patria la percezione delle differenze è variata : negli anni dal 2003 al 2006 ci sembravano essere diminuite, oggi, da un paio d'anni, ci pare che il muro di Berlino sia caduto ma che il "muro" vero siano le Alpi ed il nostro Paese faccia passi da gigante, come i gamberi........all'indietro !

 

Queste considerazioni NON sono fuori tema : superare le Alpi e "mordere un pezzo di Germania" significa anche capire qualcosa di più di un bel panorama o di un lago, significa capire le differenze, avere servizi ad hoc, significa vedere ordine e pulizia, cioè vivere un turismo che rasserena corpo e spirito,cioè FARE VACANZA !

 

Questa zona poi offre veramente tante di quelle opportunità che la rende peculiare e compensa certamente quella che è la negatività della stessa e cioè il clima che difetta di calore e di sole : i loro vini, pur con tutta la loro passione, sono mediocri perchè alle loro uve manca il sole delle nostre Langhe !

 

Indubbiamente è Germania turistica per tedeschi, soprattutto nell'interno : non sempre i menù hanno due lingue, nei luoghi di visita, a volte, le guide sono SOLO in tedesco, ma è proprio qui il suo fascino : la Baviera è "italiana" e non rende giustizia alla Nazione di Goethe, è Baviera per l'appunto, qualcosa di differente.

 

Il Bodensee poi offre angoli differenti di mentalità legati alle nazioni che vi si affacciano : se volete un approccio più facile si può iniziare a visitare la zona austriaca dove certamente la disponibilità verso gli italiani è ancora maggiore per poi passare alla zona elvetica che comunque rimane d'imprinting tedesco.

 

Le zone più turistiche come Mainau o Meersburg, ricevendo un flusso di visitatori internazionali, sono indubbiamente le prime da visitare, ma le altre citate non sono meno belle.

 

E' nostra intenzione aggiornare queste pagine integrandole con le parti relative al versante austriaco e svizzero.

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