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Il mototurista che si sciroppa migliaia di chilometri per giungere alla meta facendosi tutta la strada sulla sella,oggi, é un po' in via d'estinzione, ammettiamolo : oggi le formule del "fly & ride", i treni su cui poter caricare facilmente le nostre due ruote, nonchè i costi elevati dei trasferimenti (benzina e pernotti),hanno ridimensionato le percorrenze del mototurista e quindi anche il suo bagaglio di conseguenza.
Il progresso oggi, inoltre, offre quelle soluzioni che sarebbero state gradite già tanti anni fa per ridurre gli ingombri dello stesso (abbigliamento in microfibra), e ciò giustifica il fatto che le case motociclistiche hanno ridotto la capienza dei bauletti laterali avendo più riguardo per l'aerodinamica che non per la comodità dei viaggiatori.
Ma noi si tiene duro ed é giusto che si possa trasmettere la propria esperienza di vita, nell'auspicio che qualcuno ne possa beneficiare. |
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L'organizzazione del bagaglio è di vitale importanza in un viaggio motociclistico.
Guidare una moto da "single" con poco peso e poche esigenze di bagaglio,magari per pochi giorni, è una cosa, viaggiare in coppia per molti giorni di vacanza pone ben altri problemi.
L'utilizzo del pernottamento in tenda poi pone problemi molto complessi di ulteriore bagaglio con notevoli difficoltà di guida: viaggiando per lo più in Paesi dove non è difficile trovare qualsivoglia "accomodation" (dall'ostello, alle mitiche zimmer frei, dai b&b fino al cinque stelle), abbiamo sempre evitato il pernotto con montaggio e rimontaggio di case mobili di plastica, per quanto ne abbiamo vissuto l'esperienza in gioventù (viaggi in bicicletta).
Oggi l'abbigliamento tecnico in microfibra ha risolto molte problematiche di peso ed ingombro rendendo molto più facile la vita del mototurista anche quando lo stesso si rivolge a Paesi con climi rigidi : ricordiamo ancora il problema di dove mettere i nostri due piles nel viaggio a Nordkapp nel 1993, fondamentali per sopravvivere ai climi di lassù, ed il pile era il massimo di quanto la tecnologia offriva allora, ma infilarli nelle nostre motovaligie GiVi di allora (46 lt.) fu un'impresa!
In ogni caso, al di là di materiali ed esigenze personali particolari, ciò che conta è la razionalità delle scelte del bagaglio e la sua ottimizzazione. |
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Vediamo di essere concreti :
ABBIGLIAMENTO (l'indispensabile) :
- Biancheria intima in microfibra (se lavata la sera, dopo poche ore sarà asciutta).
- Tubolari in cotone,calze tecniche con fili d'argento (antibatteriche).
- Magliette maniche corte in microfibra (vale il concetto di cui sopra).
- Magliette tecniche maniche lunghe tipo ciclista (riparano dal freddo sotto al giubbotto senza pesare troppo).
- Pile tecnici tipo montagna oppure un wind-stopper (meno ingombro).
- Pantalone cotone pesante.
- Pantalone leggero con zip a metà gamba per poterlo usare corto (doppio uso, meno carico).
- Costume e cuffia da bagno per capelli (una piscina, delle terme od un hammam le si trovano sempre.....).
- Giacchetta impermeabile richiudibile (tipo K-Way per capirci),occupa poco, facile da portarsi dietro agganciata in vita ed utilissima se cambia il tempo repentinamente !
- Ciabatte da bagno (piscina,terme,spiaggia o più semplicemente doccia a rischio verruche...).
- Scarpe comode,da poter passeggiare in tutte le condizioni,no stringhe possibilmente ; di norma ne bastano un paio per situazioni asciutte (le scarpe occupano spazio !), se facesse brutto tempo si può ricorrere all'utilizzo degli stivali da moto anche in condizioni di turismo puro.
ORGANIZZAZIONE DEI VARI CAPI : é consigliabile mettere l'abbigliamento in buste trasparenti con chiusura ermetica a nastro dividendolo per genere, per le calzature poi ne esistono di più robusti fatti apposta per questo genere di abbigliamento.
Utilizzare quelle strisce di cartoncino impregnate di profumo antiodore ed antiumidità per evitare cattivi odori,all'inizio sono difficilmente sopportabili, ma con il procedere della vacanza non si sentono nemmeno più !
Porre le buste con l'abbigliamento in modo logico nelle borse, ovvero cio' che puo' servire in viaggio sia di facile reperibilità rispetto a ciò che si pensa si possa utilizzare a moto ferma (scarpe sul fondo).
Se usate borse in alluminio è obbligatorio l'uso della valigia interna.
Si consiglia un abbigliamento di base (tipo quello descritto) che può essere utile in tutti i tipi di clima soprattutto una volta lasciata la moto,mentre le scelte dell'abbigliamento tecnico esterno (in viaggio) saranno in funzione della tipologia di Paesi attraversati. |
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ALCUNE cose indispensabili,altre meno
- Trasformatori elettrici vari ; ebbene sì, cellulari, navigatore, rasoio elettrico, macchina fotografica, etc.. ci obbligano a portarci dietro una paccottiglia tecnologica incredibile, anche se esistono soluzioni monocratiche (trasformatore multifunzione con più attacchi), di cui c'è poco da fidarsi se si tiene alle nostre sofisticate attrezzature.
Utile poi una presa tripla per poter mettere più attrezzature in carica : sovente in molti piccoli hotel o camere di b&b si trova UNA sola presa utilizzabile a tale scopo !
State tranquilli che quella sarà la volta dove dovrete ricaricare TUTTO, e non avrete la tripla !
Se andate in Paesi dove cambiano le spine (United Kingdom, Malta, U.S.A.) procuratevi l'adattatore necessario.
Perchè portarsi dietro il trasformatore del navigatore che tanto lo si carica con la batteria della moto mentre si viaggia?
Semplicissimo: perchè potrebbe rompersi la staffa che dà il contatto con l'aggeggio ed in un giorno o due di viaggio rischiate di scaricarlo completamente senza avere la possibilità di poterlo ricaricare!
Cerchiamo perlomeno di semplificarne il compattamento mettendoli in una borsetta facile da usare e che ne eviti il danneggiamento.
- Kit antizanzare ; in molti alberghi situati nelle zone critiche potete trovarli nella vostra camera,ma sovente vi potreste trovare ad affrontare notti difficili per la presenza diffusa dei piccoli vampiri ronzanti, per cui essere autonomi può salvarvi da tutto un successivo decorso fastidioso.
Evitare quelli con liquidi diffusori (potrebbero rompersi o i liquidi stessi rovinare il resto del bagaglio), meglio quelli con piastrina.
- Posate portatili e scodellino in metallo; quelli da montagna o campeggio tanto per essere chiari.
Nei b&b sperduti su qualche isolotto difficilmente troverete da mangiare la sera, oppure può essere utile pranzare in zone di scarsa densità abitativa quando la fame è allo spasimo; chiaramente è d'uopo fare una spesa preventiva lungo la strada in funzione della tappa prevista, ma certamente posate e qualcosa in cui bere è la conditio sine qua non per non rischiare di non sapere come mangiare uno yoghurt e fare la figura degli sprovveduti !
Se poi si dorme in tenda, è evidente che questa è una attrezzatura fondamentale come tutto quello che riguarda il campeggiare!
Ma lì la lista si allunga ed i pesi da trasportare pure !
- Se poi portate oltre agli occhiali anche le lenti a contatto è evidente che vi dovrete attrezzare per il loro utilizzo e ciò aggrava ulteriormente il problema bagaglio: nonostante mie ripetute richieste al mio ottico di fiducia, a tutt'oggi non ho trovato confezioni degli appositi liquidi in formato "mignon" da viaggio, per cui mi debbo portare in giro questi assurdi flaconi!
Travasare il contenuto in contenitori più piccoli non è consigliabile (sterilità, igiene).
Anche qui vale il concetto di ottimizzarne il trasporto, per cui un apposita borsetta magari a tenuta stagna per ridurre i danni derivanti da fuoriuscita accidentale dei liquidi stessi,non è una brutta cosa, oltre a, chiaramente, avere la corretta scorta di lenti stesse!
- Necessaire da bagno,ovvero tutto ciò che serve ma possibilmente in maniera mignon; campioni di dentifrici, campioni di shampoo e profumi sono benedetti proprio per ridurre gli spazi.
Per una vacanza di 15-20 giorni massimi tali quantitativi sono più che sufficienti, sovente si può ben dire che l'ingombro maggiore è il rasoio elettrico di cui, per altro,si potrebbe anche farne a meno se gli spazi sono proprio al limite!
- Cinghia elastica con ganci e mollette per poter stendere il bucato del perfetto mototurista pulitino e sempre in ordine!
E' uno di quegli acquisti di cui non se ne può fare a meno e torna sempre utile: occupa poco spazio nel suo apposito sacchetto e lo si usa sempre nell'ambito di una vacanza.
Vero è che in molti Paesi si trovano comode lavanderie a moneta dove fare il bucato ed asciugarlo non è un problema, ma ciò fa perdere ben più tempo di quello che si risparmia nel comodo della propria stanzetta, dove, sovente (Paesi nordici) si trovano anche ottime rastrelliere elettriche nel bagno (scalda asciugamani) per asciugare i panni lavati. |
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E' facile, viaggiando in giro per l'Europa,avere l'occasione di notare giovani motociclisti che si presentano alla biglietteria di un museo o di un castello con borsa da serbatoio, caschi, giubbotti, zaini, etc... inutile aggiungere che oltre a questa situazione da Circo Barnum, se il tutto si svolge nell'ambito di una coppia, la lei della stessa è leggermente alterata per il fatto di doversi trascinare questi simpatici pesi.
Ci siamo passati tutti (o quasi),ma ci si evolve comunque e,osservando i motociclisti più esperti, come sempre, si correggono i propri errori, se si ha l'umiltà di imparare !
La moto è indubbiamente fantastica per raggiungere una meta, ma tutto quello che ne deriva rende difficile il "dopo", ovvero il dover muoversi a piedi, ed in ogni caso anche organizzarsi per pernotti e pasteggiamenti non viciniori al mezzo amato.
Se la lei della coppia protesta per il fatto di trovarsi a fare da mulo da soma, il lui, sovente si trova ad improvvisarsi Maciste per doversi trascinare motovaligie da pesi improbabili da parcheggi distanti dalla zona del pernotto,oppure attraverso strette scale di gasthof o zimmer frei non proprio nate per tale scopo, rigando pareti d'hotel e borse da costi non proprio lievi!
L'utilizzo delle valigie interne flosce consente quindi di ovviare a tale situazione oltre al fatto che evita di portarsi in camere d'albergo gusci di plastica zozzi di fango con grande sollievo da parte di chi rifarà le camere!
E' evidente che lasciando le motovaligie vuote sul proprio mezzo, (in caso di soggiorni di più notti), si ottiene anche la simpatica possibilità di poter usufruire delle stesse per riporvi caschi o giacche ingombranti e poter così girare senza pesi ed ingombri pazzeschi!
In Paesi dove la pioggia la fa da padrona il ritrovarsi i caschi belli asciutti dopo la visita al chiuso di un castello o di un museo non è cosa da poco, idem per guanti o altro utile per viaggiare.
Ciononostante capita ancora di constatare gli intelligentoni che legano i caschi con tanto di catena alla ruota anteriore lasciandoli per terra ad ispirazione di quadrupedi canini che provvedono all'irrigazione naturale, diremmo "biologica"!
Va difatti distinta la condizione del mototurista in sella e disceso dalla sella dove dovrebbe avvenire una trasformazione ad hoc in semplice turista non dissimile a chi proviene da un'auto o da un bus!
In caso di clima asciutto e valigie occupate dalle necessarie sacche flosce, l'alternativa è quella di legare i caschi con un lucchetto di tipo quelli da bicicletta lasciandoli sulla sella in posizione sicura. |
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Il bagaglio ideale non esiste, sia chiaro, e le scelte ad esso relative sono indubbiamente molto personali : é evidente che un fanatico di fotografia preferirà occupare gli spazi con varie fotocamere e vari obiettivi sacrificando magari alcune cose dell'abbigliamento, mentre chi sarà freddoloso rinuncerà a belle foto in cambio di un maglione in più! Come già detto una scelta che opta per camere in muratura per i pernottamenti rispetto al campeggio fa mutare completamente l'organizzazione di un mototour su tanti giorni in Paesi lontani e di conseguenza ben diverse sono le valutazioni da fare. Analoghe considerazioni sono da sviluppare sul discorso della logistica del proprio mezzo : c'é chi senza la borsa serbatoio non riesce proprio a concepire di fare un lungo viaggio, e così è stato per noi in passato, oggi la stessa non sarebbe più tollerabile per come intendiamo il viaggio stesso. Alla luce di molti anni in moto l'unico suggerimento che caldeggiamo è quello di cercare di raggiungere sempre la massima versatilità: impossibile soddisfare ogni esigenza e riuscire ad adattare mezzo e bagaglio alla particolare situazione, sovente imprevedibile a 1.000 o 2.000 chilometri da casa, per cui le scelte fatte a casa contano veramente tanto per non trovarsi in difficoltà lungo il viaggio. L'abbigliamento esterno di viaggio poi è fondamentale in funzione del clima dei Paesi attraversati: se si mette la ruota anteriore a sud, inutile, ma anche dannoso, girare con una giacca in gore-tex, magari di colore scuro, ovvero "quella che metto sempre a casa mia", piuttosto optare per un capo tecnico ideale in climi molto caldi, idem per il casco, le calzature, guanti, etc..! |
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